Nell'aula magna il comandante Cautèrio è rimasto solo. Gli uomini con le copie dei materiali audiovisivi sono già partiti. Tutti in direzioni diverse, senza sapere nulla gli uni degli altri.

Il comandante Cautèrio toglie dalla tasca della mimetica un crocifisso di plastica nera, se lo porta alle labbra e chiude gli occhi.

Ora non resta che attendere.

Silvia è stesa sul letto ma non riesce a dormire e crede che non ci riuscirà mai. Si porta le mani al petto e si tasta i seni e poi giù il ventre, l'inguine e le cosce. Poi si tocca la faccia, il mento e la fronte. Indugia intorno agli zigomi e più su fino agli occhi. Preme fino a vedere tutto rosso e poi tasta il bordo sottile dell'osso intorno alle orbite oculari. E' la cosa più terribile che abbia mai toccato: un teschio, ed è sotto la pelle e i muscoli della sua faccia.

Silvia prende una pastiglia azzurra con poca acqua.

Carletto dorme al suo fianco, hanno fatto l'amore e c'è una tristezza da piangere, però sono lì insieme ed è il meglio che possono fare.

Fuori nel buio si sentono i campanacci delle vacche. Anche le bestie si stanno adagiando sull'erba bagnata per dormire.