Alcuni analisti e/o politologi ritengono che le moltitudini di californiani che hanno votato per Mr. Swarzy lo abbiano fatto perché lo stimavano come attore.

Cito tale affermazione a riprova del fatto che, come al solito, i suddetti analisti e/o politologi non capiscono un emerito Conan. E' ovvio infatti che se stimiamo qualcuno per il suo lavoro, certo non votiamo per farglielo cambiare. Ed è altrettanto ovvio che il buon Arnold, dal suo seggio di governatore, per un bel po' d'anni (forse per sempre) dovrà astenersi dall'interpretare film, se non per conflitto d'interessi (ehm, avevo giurato di non parlare del signor B, mi è scappata...) almeno per mancanza di tempo.

Con ogni evidenza, quindi, la verità è opposta: i californiani hanno riempito le schede elettorali col nome di Swarzy perché era l'unico modo per fargli smettere di agitare i pettorali e i bicipiti davanti alla cinepresa.

Il loro sublime sacrificio ci riempie d'ammirazione. Rendiamoci conto, gente: hanno accettato con abnegazione di trovarselo sul groppone come governatore pur di risparmiare al mondo (a noi!) ulteriori orrori cinematografici quali i già previsti Terminator 4 Resurrection, Terminator 5 contro Predator 3, Terminator 6 contro Danko 2, Codice Terminator e Terminator Recall.

Purtroppo, la svolta politica del nostro non è giunta in tempo per evitare la realizzazione del terzo episodio della serie degli androidi assassini giunti dal futuro. E dire che ci avevano provato in molti, a impedire una simile atrocità: James Cameron ha confessato, in un'intervista colpevolmente censurata da Newsweek, che avrebbe preferito essere sodomizzato dalla prua del Titanic piuttosto che dirigere il sequel di T1 e T2. Linda Hamilton, si racconta, ha vomitato sul copione strillando tra i conati che non vedeva niente di così orrendo dai tempi de La bella e la bestia. Robert Patrick, solo all'idea di essere scritturato di nuovo, si è sciolto in guano liquido anche senza bisogno di morphing.

Ma non è stato sufficiente: il buon Arnold ha trovato sui banchi dell'usato un regista di terza mano (il povero Jonathan Mostow, con un nome così potrebbe fare al massimo il vignaiolo) un paio di semisconosciuti sfigati disposti a recitare (?) a cottimo, e un nuovo sistema informatico di effetti speciali da un fottilione di dollari al minuto, la cui funzionalità principale è il cut&paste dai primi due episodi.

Ed ecco il risultato su tutti i grandi schermi del pianeta.

Poiché, da brave vittime di colonizzazione culturale, non abbiamo potuto esimerci dallo spendere i soldi del biglietto e assisterne alla visione, ci concediamo almeno la piccola libertà del giullare, e con misera soddisfazione ci permettiamo di farne la parodia su queste pagine, stigmatizzandone le assurdità e stemperando le critiche (speriamo) in una risata.

Vi invitiamo perciò a leggere la nostra versione di T3. Da parte mia, mi crogiolerò nel sogno che, come diceva Paolo Rossi, ho fatto all'incontrario: ho sognato che Schwarzenegger, nella sua veste di legislatore competente sulla California (Hollywood compresa), promulgava una norma contro i sequel cinematografici, salvando così tanti capolavori dall'ignominia della serializzazione sconclusionata e di botteghino.

Ma è solo un sogno. Purtroppo. ¡Hasta la vista, baby!