Su uno di questi film, Il pianeta proibito, vorremmo spendere qualche parola di più in questa sede. Non perché si tratti del capolavoro assoluto della fantascienza, ma perché è senza ombra di dubbio il più paradigmatico del genere, la pellicola nella quale si concentrano in un equilibrio quasi perfetto tutte le tematiche che costituiscono i presupposti della SF. In Forbidden Planet c'è l'esplorazione spaziale, il mistero dell'ignoto, il fascino della civiltà perduta, l'incontro con l'alieno, lo scienziato pazzo, la robotica e la cibernetica, la tecnologia avanzata, la tematica psicologica, quella ecologica e quella antropologica, l'enigma scientifico, il tutto inserito in una trama perfetta dall'impianto avventuroso, ma che alterna sapientemente momenti drammatici, suspence e momenti leggeri (o addirittura brillanti), con persino una sottotrama sentimentale. Tutti elementi che presi uno o due alla volta costituiscono la base di tanti film e che qui si ritrovano per una sorta di miracolo irripetibile fusi insieme in un mélange quasi perfetto. E aggiungiamo anche la derivazione letteraria "nobile" (la trama è ispirata nientedimeno che alla Tempesta di Shakespeare) e un aspetto formale indicativo come la colonna sonora composta, prima volta nella storia, al computer.

Venendo ai criteri di selezione, una scelta dei 60 film più rappresentativi dei primi 65 anni di cinematografia fantascientifica doveva secondo noi necessariamente contenere il primo film in assoluto (Viaggio nella Luna), il primo sonoro (Frankenstein), il primo a colori (Dr. Cyclops), e anche il primo del dopoguerra (Uomini sulla Luna), punto dal quale in effetti comincia realmente la storia del cinema di fantascienza, essendo tutto il periodo precedente da considerarsi pionieristico, o almeno non compiutamente definito, non essendo ancora ben chiari i canoni del genere. Ci volevano poi una rappresentanza del cinema per ragazzi (Un professore tra le nuvole), una del cinema di animazione (La diabolica invenzione), una del film comico (Le folli notti del dottor Jerryl, preferito ad altri di Jerry Lewis più fantascientifici ma meno riusciti), una di derivazione mediale (Flash Gordon), un esempio di commedia (Lo scandalo del vestito bianco). In tutti questi casi la scelta è stata pressoché obbligata (la vera scelta è stata quella di inserire queste categorie), perché in pratica - come spieghiamo nel testo - nel periodo in esame non esiste una vera produzione per i minori, non si saccheggiano fumetti e serial televisivi alla ricerca di soggetti, non si producono cartoni animati di genere, la parodia comica e la commedia leggera hanno altre ambientazioni cui attingere.

Poi c'era l'esigenza di non trascurare le riduzioni per lo schermo dei classici della letteratura (Jules Verne e Herbert George Wells sono ben rappresentati, ma sono presenti anche Ray Bradbury, William Golding, Robert Louis Stevenson, Robert Sheckley, Mary Shelley, Conan Doyle e George Orwell, anche se la versione filmata del suo 1984 non è tra le più felici) e di non dimenticarci registi importanti (abbiamo John Frankenheimer e Jean-Luc Godard, François Truffaut e Jack Arnold, Howard Hawks ed Elio Petri, Stanley Kubrick e George Pal, Joseph Losey e Don Siegel, James Whale e Fritz Lang, Mario Bava e Alfred Hitchcock, mentre ci è spiaciuto molto non poter inserire il grande Frank Capra, ma il suo Orizzonte perduto - che nel testo citiamo doverosamente - è più fantastico che fantascientifico). Oltre a ciò, abbiamo cercato di omaggiare anche molti onesti e bravissimi artigiani che se non hanno fatto la storia del Cinema con la C maiuscola sono pur sempre dei pilastri della filmografia fantastica (registi, soggettisti, curatori di effetti speciali come Willis O'Brien e Ray Harryhausen). Ancora, abbiamo anche cercato di non trascurare nessun periodo storico e di rappresentare un po' tutti i sottogeneri di cui il cinema fantascientifico è composto: l'invasione aliena, la fantapolitica, l'esplorazione spaziale e così via.