Oh, ma che bella guerra!

<i>La guerra dei mondi</i>
La guerra dei mondi
Ma è pur sempre cinema e dramma ed effetti speciali hanno sempre costituito una grande attrattiva, quindi non è certo sorprendente che una consistente fetta del genere fantascientifico su celluloide proponga un gran bel conflitto tra la Terra e gli invasori. Genere sempre florido, che fa leva anche sul sentimento xenofobo molto diffuso e sull'avversione per tutto ciò che è straniero, il tutto unito al gran sfoggio di effetti speciali e spettacolari scene di distruzione varia. Film modello del genere è l'arcinoto La guerra dei mondi (The war of the worlds, 1953) diretto da Byron Askin e tratto dal romanzo omonimo di H.G. Wells, aggiornato nell'ambientazione. Marziani cattivissimi attaccano le città americane con macchine da guerra volanti contro le quali la tecnologia terrestre si rivela impotente. Fortunatamente il buon Dio, nella sua infinita saggezza, ha messo in giro nell'atmosfera anche un buon numero di virus che hanno si fatto varie miliardi di morti nelle epidemie che nel corso della storia hanno flagellato la razza umana, ma alla fine ci liberano anche dei maligni invasori del pianeta ovviamente rosso. Che, guarda caso, cominciano a cadere stecchiti dopo aver dissacrato una chiesa. La Paramount, detentrice dei diritti, ha anche provato a lanciare qualche anno fa una serie televisiva che continuasse la storia, iniziando col film TV La guerra dei mondi - il risveglio di Colin Chilvers (1988) nel quale si scopre che alcuni dei corpi degli alieni erano stati conservati in bidoni sigillati. A causa di un attentato terroristico alcuni di questi entrano in contatto con del materiale radioattivo che riporta in vita gli ET, che cominciano a impossessarsi dei corpi degli esseri umani. Serial piuttosto pedestre e di breve durata, creato da Greg Strangis. Nel 1996 Roland Emmerich ha rifatto praticamente la stessa guerra dei mondi nel suo Independence Day (id.), coniugandolo con buon fiuto commerciale col filone catastrofico in gran voga negli anni '70 in film come Terremoto, L'avventura del Poseidon, L'inferno di cristallo, ecc. Effetti speciali a go-go, retorica patriottica e umorismo di bassa lega: insomma, un successone. Il film tutto sommato è una delizia per gli occhi ed è pure divertente, basta ricordarsi di mettere il cervello su posizione "off". Anche qui alla fine gli alieni invasori vengono sconfitti da un virus, ma essendo il film rivolto alla generazione dei computer, è un virus informatico (sigh...).

Ben più raffinata l'operazione di attacco marziano orchestrata da Tim Burton nel suo delizioso e purtroppo commercialmente non molto fortunato Mars Attacks ! (id., 1996). Gli invasori hanno il testone racchiuso in un casco trasparente e sghignazzano malignamente mostrando un indubbio e pure cattivello senso dell'umorismo. L'umanità che si preparano a sottomettere in realtà non merita poi molto di meglio ma una semplice nonnetta un po' svanita ci salverà tutti, senza distinzioni, armata di un antiquato giradischi e di orrenda canzonetta country-folk.