Trasferimento alieno

<i>L'invasione degli ultracorpi</i>
L'invasione degli ultracorpi
In questa particolare pratica l'entità aliena subentra, sottomette o sostituisce l'essere umano, costituendo una subdola minaccia perché invece del classico mostro più o meno ripugnante da abbattere c'è l'incognita del non poter distinguere così facilmente chi è un pericolo e chi no. Film cardine da cui non si può prescindere è L'invasione degli ultracorpi (Invasion of the body snatchers, 1956) diretto con insuperabile stile secco e asciutto da Don Siegel, purtroppo in quella che rimane la sua unica incursione nel cinema fantascientifico. Tratto da un racconto di Jack Finney racconta la storia di una tranquilla cittadina americana nella quale degli esseri extraterrestri si sostituiscono ai paesani. L'America ossessionata dalla fobia dell'invasione comunista era ancora scossa dalla vicenda della caccia alle streghe maccartista e la vicenda costituisce una chiara allegoria di quanto era successo in quel periodo. Lo sceneggiatore del film, Daniel Mainwaring, era finito egli stesso nella lista dei personaggi politicamente sospetti per le loro simpatie politiche di sinistra dopo essere stato nominato da Howard Hughes, allora a capo della RKO Pictures. Nel 1978 ne è stato fatto un remake meno efficace e che trasporta l'azione dalla provincia a San Francisco, cambiandone la metafora di fondo e alludendo alla disumanizzazione delle civiltà delle megalopoli. Vedeva tra gli interpreti Donald Sutherland e Leonard Nimoy. In Gli invasori spaziali (Invaders from Mars, 1953) di William Cameron Menzies la disumanizzazione assume la sua forma più spaventosa, quale può essere per un bambino l'incubo di avere genitori che non sono più in grado di amarlo e di farlo sentire al sicuro. Anche questo è stato rifatto con più soldi nel 1986 col titolo Invaders per la regia di Tobe Hooper (Poltergeist - demoniache presenze). Ne L'alieno (The Hidden, 1987) diretto con buon ritmo da Jack Sholder, con Michael Nouri e Kyle McLachlan, cittadini irreprensibili diventano all'improvviso pericolosi delinquenti, il tutto a causa di extraterresti ruba corpi capitati sul nostro pianeta. Molto simile al film di John Eyres Monolith - impatto mortale (Monolith, 1993), con Bill Paxton, nel quale c'è l'ennesimo alieno che si trasferisce da un copro umano all'altro, braccato da una coppia di poliziotti. Agenti FBI sulle tracce di alieni anche in X Files - il film (The X Files, 1998), vicenda che unisce la paranoia della cospirazione governativa alla fascinazione pubblica dell'occulto e dell'evento misterioso e inspiegabile, approdata sul grande schermo grazie al successo dell'omonima serie TV. Gli agenti Mulder (David Duchovny) e Scully (Gillian Anderson) si rendono ben presto conto che il Primo contatto è avvenuto già da tempo e che ormai le forze aliene sono infiltrate dovunque. I due poveretti vengono anche rapiti più volte e sottoposti a vari esperimenti, i cui scopi rimangono misteriosi e inspiegabili tanto agli spettatori quanto, sembra, al creatore stesso della serie Chris Carter.