Undici convention al prezzo di una

Imants Belogrivs assieme al sosia di Terry Pratchett, del quale si narra che ogni tanto si diverta a firmare autografi nelle librerie di Praga dove lo scambiano per Pratchett
Imants Belogrivs assieme al sosia di Terry Pratchett, del quale si narra che ogni tanto si diverta a firmare autografi nelle librerie di Praga dove lo scambiano per Pratchett
Giungo a Chotebor nel tardo pomeriggio di una assolata eppur fresca giornata estiva, e Chotebor mi appare subito come un villaggio fantasma, privo di popolazione indigena visibile, le cui più evidenti forme di vita sono piccoli branchi di startrekkisti e starwarsisti che liberamente scorazzano avanti e indietro nei loro svolazzanti costumi senza apparente meta alcuna. Nei due giorni che trascorrerò a Chotebor non vedrò per strada che una manciata di indigeni, che comunque non noterò. Per il resto, grandi masse di ragazzini vestiti da capitano Kirk, quasi nessuno da signor Spock, qualche principessa Leia, volonterosi simil-Jedi solo appena occhialuti ed imberbi ma volonterosi soldatini in nero, presumibilmente aspiranti reclute dell'equipaggio della Morte Nera Boema. Ah, sì, dimenticavo che c'era anche in giro parecchia gente venuta lì per la convention di fantascienza. Ma questi li scoprirò successivamente.

Il primo impatto non è dei migliori e la stanchezza del viaggio non mette di certo nella preferibile tra le disposizioni d'animo. Mi registro alla reception e mi informo per il pernottamento. A Chotebor le camere sono tutte esaurite. Posso scegliere tra tre opzioni: 1. alloggio gratuito in sacco a pelo per terra in una palestra di Chotebor -- grazie, apprezzo l'intenzione ed approvo moltissimo l'iniziativa (tutte le convention di fantascienza dovrebbero prevedere soluzioni per i fans meno abbienti), ma per fortuna sono senza sacco a pelo così da non prendere neanche per un istante in considerazione l'opzione; 2. alloggio a prezzo modico in un ostello sito a in un villaggio ad otto chilometri; 3. alloggio in un albergo a tre stelle (in realtà tre nane bianche prossime a spegnimento) nella città di Havlickuv Brod, a sedici chilometri.

Qualche momento di esitazione, fino al momento in cui apprendo che l'ostello ha una singola chiave per il portone, così che le centinaia di ospiti devono tutti o mettersi d'accordo su chi tiene la chiave o entrare e uscire tutti insieme! Un'ora dopo sono all'ingresso del mio albergo a tre stelle. Ho già pagato le tre notti in cui mi fermerò all'atto della registrazione all'Eurocon, dato che il comitato organizzatore vantava i vantaggi di una convenzione stipulata con detto albergo. Esibisco il mio buono, e ricevo la mia stanza. Per completezza d'informazione (non dimentichiamoci che sono genovese!) chiedo al portiere il prezzo normale della mia stanza ed i termini della convenzione con l'Eurocon. Apprendo così che la mia stanza costerebbe 25 euro a notte, ma in virtù del 10% di sconto praticato dall'albergo ai partecipanti all'Eurocon, io ho finito per pagarla 28 euro. (no, non è un errore di stampa, né ho sbagliato io i conti, è andata esattamente così). Interessante, penso.

Gli Eurocon generalmente si svolgono nel contesto di una convention locale che si sarebbe svolta comunque. Questa volta, tuttavia, la convention locale parallela non era una, bensì undici. Eccole: Parcon (convention SF nazionale ceco-slovacca), Avalcon (altra convention tradizionale locale), Gamecon (AD&D, MtG, Shadowrun, Talisman, MageKnight, Warhammer ed altre sigle misteriose), StarTrek Con (dobbiamo spiegare anche questa?), StarWars Con (idem come sopra), Babylon 5 Con (fans di altre serie televisive e film), Discworld Con (maniaci di Terry Pratchett), Lord Of The Rings (noto anche come Il Signore Degli Anelli), Fantastic Facts (UFO e chi più ne ha più ne metta), Futurological Congress (nuove tendenze nelle tecnologie e società), Manga & Anime (film animati giapponesi). Confesso di avere comunque frequentato ben poco di tutto ciò. Quando succedevano quelle cose io ero di solito altrove a bere qualcosa con qualcuno.