Innanzitutto bisogna dare credito di una cosa al buon George R.R. Martin: venuto alla ribalta mainstream con la serie tv Game of Thrones, dopo essere vissuto decenni nel mondo ovattato e rassicurante della letteratura fantasy, dove in fondo hai fan, sempre gli stessi, che ti seguono e ti adorano da tempo immemore, si è trovato improvvisamente a rispondere a ogni genere di domanda posta da siti che una volta nemmeno sapevano chi fosse.
Motivo per cui, ecco arrivare i suoi pareri su altre serie tv, che non avremmo probabilmente nemmeno sentito se non avessero tratto una serie dalla sua saga storico/fantasy da noi chiamata Le cronache del ghiaccio e del fuoco.
Scopriamo allora che in una lunga intervista al venerato New Yorker (di cui trovate il link fra le Risorse in rete), Martin ha descritto le sue sensazioni riguardo a Lost e al suo finale. Il motivo delle sue risposte però va spiegato: la sua serie di romanzi non è ancora finita e molti detrattori sono convinti che non riuscirà a inventarsi un finale soddisfacente per i fan, per via della moltitudine di sottotrame create nelle migliaia di pagine della saga.
"Continuavo a seguirlo ed ero affascinato. Continuavano a introdurre queste cose e pensavo di sapere dove stessero andando. Poi inserivano qualcosa di nuovo e io cambiavo idea. Lo seguivamo ogni settimana e cercavamo di immaginare la conclusione, più andavamo in profondità e più pensavamo sarà meglio che abbiano in mente qualcosa di buono per il finale, che ci sia una degna conclusione. E mi sono sentito tradito quando siamo arrivati alla fine." Il discorso per lui si applica quindi alle pressioni che sta ricevendo proprio per la fine della sua saga: "Cosa succede se rovino tutto alla fine? Se rifilo un Lost al pubblico? Mi verranno a cercare con forconi e torce". Ma conclude dicendo: "per quanto abbia trovato insoddisfacente il finale, il resto della serie ha raggiunto vette molto alte".
La divertita risposta di Damon Lindelof, che ha ammesso di stare leggendo proprio la saga di Martin, la potete trovare al link riportato fra le Risorse in rete, in cui finge di voler scatenare una faida contro l'autore.
Subito dopo, parlando con TV squad, Martin non ha risparmiato neanche BSG e Ronald Moore: "Con il rischio di scatenare un'altra faida, sono stato un grande fan del remake di Moore di BSG (molto più che dell'originale), ma ho odiato il finale molto più del finale di Lost. In confronto, Babylon 5 ha mantenuto le promesse fatte all'inizio, ha concluso alla grande con un finale forte e coerente con quanto accaduto precedentemente".
Per quanto riguarda BSG invece "la serie è partita in modo forte, ma poi si è persa per strada. Però penso comunque che abbia raggiunto un ottimo risultato (rispetto a B5): certo il finale è terribile (e non sono comunque sicuro che ci fosse un modo di concluderlo che potesse piacermi), ma gli episodi iniziali non sono diventati meno belli perché quelli finali hanno fatto schifo. I migliori episodi di BSG sono molto più forti di qualsiasi episodio di B5".
Ora però è il suo turno: quando arriverà l'atteso finale della sua serie, scopriremo se sarà riuscito nell'intento di soddisfare le aspettative che, già fin d'ora, sono altissime.
19 commenti
Aggiungi un commentoIl finale di Lost è ridicolo.
Babylon 5, a differenza di altre serie, aveva una discreta tranquillità. Era di gran lunga il prodotto di punta di una rete con poche aspettative di ascolti ma buon budget. Di fatti, la chiusura anticipata alla fine della quarta stagione non fu casusata dal mancato rinnovo del contratto da parte della rete ma dal fallimento della rete stessa. I rating di B5 erano i migliori del suo canale, ma anche così erano così bassi (per una rete) che quanto la serie passò sul cavo per la quinta stagione restarono sostanzialmente invariati.
S*
Certamente vero, perché ormai non sono figlie di un "progetto" di sceneggiatura che deve anche garantire un ritorno economico: sono proprio ritorni economici in cerca di una qualsiasi sceneggiatura.
Siamo sicuri che Martin abbia sparato fregnacce? Lost, non l'ho visto e non lo guarderò. Mi sa tanto di presa per i fondelli. Lo so, non è giusto giudicare una serie (soprattuto di successo) a prescindere, ma il nulla basato sul niente, non m'è mai piaciuto. BSG è una bellissima serie con un finale da cani!
Può piacere e non piacere, ma nessuno può negare che è figlia del tipico prodotto televisivo americano che è basato sull'audience. Se la serie tira, allora si continua a produrla, sennò la si chiude. Bella o brutta che sia! Defying Gravity era una serie stupenda e con grandi possibilità, ma sappiamo benissimo com'è finita. In un cassonetto...
Perciò ritengo che Martin abbia molta ragione. Spero solo che per il 6° libro non serva aspettare altri 6 anni...
Effettivamente non lo si può negare. È effettivamente americana, ed effettivamente se ha successo la si continua a produrre se no la si chiude.
Non mi è chiaro in cosa si distingua dal resto dell'universo, o per quale motivo dovrebbe farlo, ma a parte questo dettaglio, l'affermazione è senza dubbio innegabile: attendiamo rivelazioni sulla temperatura dell'acqua calda
S*
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