Si è spento in questi giorni a causa di “una rara e aggressiva forma di cancro” Gil Gerard, attore statunitense diventato un’icona della fantascienza televisiva grazie al ruolo del protagonista nella serie Buck Rogers, trasmessa tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta. Aveva 82 anni. Lo ha comunicato ieri la moglie Janet.

Per un’intera generazione di spettatori, Gil Gerard è stato il volto sorridente e ironico di una fantascienza avventurosa, colorata, capace di mescolare azione, humour e ottimismo in un’epoca in cui il genere stava vivendo una nuova stagione di popolarità sull’onda lunga di Star Wars. La sua interpretazione del pilota del XX secolo catapultato in un futuro lontano seppe dare al personaggio di Buck Rogers una leggerezza carismatica che contribuì in modo decisivo al successo della serie.

Nato nel 1943, Gerard arrivò alla recitazione dopo una carriera iniziale come modello e volto pubblicitario. Il grande pubblico lo conobbe soprattutto grazie a Buck Rogers (1979–1981), dove recitò accanto a Erin Gray, diventando rapidamente una presenza familiare nei palinsesti televisivi di mezzo mondo, Italia compresa. La serie, oggi considerata un classico “cult”, è ricordata per il suo immaginario pop, le scenografie futuristiche e il tono scanzonato che la distingueva da altre produzioni di fantascienza più cupe o solenni.

Gil Gerard nel 2019
Gil Gerard nel 2019

Sposato con Connie Sellecca, attrice di origine italiana nota per il ruolo di fidanzata di Ralph Supermaxieroe, Girard vide il suo mondo andare a pezzi quando Buck Rogers venne cancellata. DIventò dipendente dalle droghe, dall'alcol e dall'eccesso di cibo. Il matrimonio finì con una dura battaglia legale per la custodia del figlio, che fu affidato alla madre. Gerard arrivò a pesare 136 kg. Solo dopo qualche anno recuperato un peso normale riuscì a tornare in televisione, ma senza ritrovare il successo.

Negli anni successivi Gerard non ha mai rinnegato Buck Rogers, anzi: lo ha abbracciato con affetto, partecipando a convention, incontri con i fan e rievocazioni che testimoniano quanto quel personaggio abbia lasciato un segno duraturo nell’immaginario collettivo.