Epix è un mensile?

Epix è un mensile ma, come varo di collana, presenteremo due "doppiette" per i mesi di giugno e di luglio: A giugno, I figli di Armageddon, fantasy post-apocalittico del maestro Terry Brooks, e Acque Oscure, un antologico che raccoglie molti dei racconti del grandissimo Valerio Evengelisti con il romanzo breve inedito Gocce Nere.

Alan D. - alias Sergio - Altieri
Alan D. - alias Sergio - Altieri
A luglio, Monster Nation, secondo capitolo del trittico zombi a firma David Wellington - il primo episodio, Monster Island, è apparso in Urania Horror nel 2008 - e Anharra: il trono della follia, fantasy epico a firma J.P. Rylan, pseudonimo di un grosso autore thriller.Con agosto 2009, Epix acquisterà regolare cadenza mensile

La scelta del nome della collana?

Epix resta uno sforzo congiunto Oscar Mondadori ed Edicola Mondadori. Sul nome abbiamo lavorato parecchio, ma va dato merito a Fabio Di Pietro, ottimo Editor degli Oscar, per avere trovato la strada giusta.

Qualche anticipazione sull’annata 2009?

Sulla scia delle già menzionate "doppiette", ad agosto Epix presenta Bad Prisma, un antologico soprannaturale tutto italiano a cura di Danilo Arona. Attraverso venti racconti inediti da alcuni tra i massimi autori di thriller e di storie dell'inquietudine, Bad Prisma è una cavalcata nel tempo e nello spezio sulla scia di una entità maligna apparentemente indistruttibile. Tra gli autori, Arona, Di Marino, Nerozzi, Baraldi, Colombo, Salvatori.Più avanti nell'anno, avremo Monster Planet testo di chiusura del trittico zombi di Wellington, il secondo episodio della serie Anharra, Hater di David Moody, inquietante horror adrenalinico, Wolfman di Nicholas Pekearo, il cui titolo dice tutto.

Nel 2010, andiamo all'assalto con autori stranieri di grosso richiamo, da niente meno che Robert "Conan" Howard all'asso techno-fantasy Michael Swanwick, più inattesi fuoriclasse italiani.

Insomma, l'epica sfida di Epix è aperta.

Epix parte dunque con due autori molto noti: Terry Brooks e Valerio Evangelisti.

Valerio Evangelisti
Valerio Evangelisti
Evangelisti è uno dei pochi autori italiani tradotti con successo all’estero (Francia, Spagna, Germania e Portogallo), anche con opere a matrice (o a componente) fantastica. Il suo primo romanzo è apparso proprio sulle pagine di Urania, come vincitore dell’edizione 1994 dell’omonimo premio. Stiamo parlando di quel Nicolas Eymerich, inquisitore che poi ha dato il via a tutta una fortunata saga. Tra gli altri suoi lavori: il western sovrannaturale Black Flag, il noir storico Non saremo tutto, il dittico messicano composto da Il collare di fuoco e Il collare spezzato, fino al più recente e piratesco Tortuga.

Anche a lui abbiamo chiesto un paio di commenti su Acque oscure, l’antologia presentata da Epix, e sulla collana stesse...

Acque oscure inaugura Epix, la nuova collana da edicola della Mondadori. Che ne pensi di questo progetto? E qual è, per te, il ruolo dell'edicola sul mercato editoriale e, soprattutto, rispetto al lettore?

Trovo Epix un'ottima iniziativa, utile a superare le barriere tra letterature di genere. Ma soprattutto sono contento di tornare in edicola. Ritengo che il numero di chi in Italia legge, oggetto di continue lamentazioni, vada riconsiderato tenendo presente che nel nostro paese, e solo nel nostro paese, i libri sono venduti anche dagli edicolanti. Le statistiche di lettura sono formulate solo sulla base di ciò che si vende in libreria, così tanti volumi non vi contribuiscono. Teniamo presente che Il Giallo Mondadori, Urania e simili, classificati come riviste mentre si tratta di collezioni di romanzi, sono arrivati a vendere decine di migliaia di copie, il che significa decine di migliaia di lettori "invisibili".

Parliamo di Acque oscure. Il volume raccoglie più racconti variamente editi e, se non vado errato, un inedito. C'è un particolare filo rosso che li accomuna?

Non direi, a parte la difficile reperibilità. L'inedito, Gocce nere, è romanzo breve che scrissi per un editore francese poi fallito, è stato a lungo liberamente scaricabile dal mio sito. Penso però che averlo in volume farà piacere a molti. Specie ai filologi, perché è all'origine di racconti poi apparsi in forma autonoma, come Sepultura, Il nodo Kappa e altri.

Tra le storie antologizzate, quale ti è più "sentita"?

Trovo parecchio originale il racconto Il grande fratello, che ironizza sulla nostra televisione e che si ispira, per qualche verso, alla vecchia serie Ai confini della realtà. Se ne potrebbe trarre facilmente un telefilm. Ma il pezzo forte rimane Gocce nere, e penso che tale lo riterranno i lettori di Epix.