Saranno stuoli di zombie a riversarsi nel centro commerciale (quale posto migliore per loro, del resto? – Dawn of the Dead docet) “Torri d’Europa” a Trieste, allo scopo di conquistarsi i posti migliori nelle sale cinematografiche del locale Multiplex Cinecity, dal 10 al 13 novembre?

Potrebbe darsi, visto che alcune delle pellicole proiettate (tra lungometraggi in concorso, corti d’autore e classici del genere) li vedranno protagonisti. Ma ad attirarli sarà soprattutto l’ospite d’onore di questa undicesima edizione dello Science+Fiction Festival, il loro primo mecenate: quel George Romero che nel 1968 li diresse nel cult movie La notte dei morti viventi (Night of the Living Dead), facendo di loro degli emblemi dell’horror.

Sarà proprio Romero a ricevere da Giuseppe Lippi e Dario Argento (una presenza fuori programma, quella del regista italiano, annunciata a sorpresa nella conferenza stampa di sabato 5/11) il Premio alla Carriera Urania d’Argento, nella cerimonia di consegna che si terrà sabato 12/11, alle ore 20:00. Ma per chi volesse incontrare Romero, il festival propone ancora altre due finestre: il Masterclass George Romero di venerdì 11/11 alle 17:00 (presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, presenti Paolo Lughi e Lorenzo Codelli, in collaborazione con il quotidiano Il Piccolo) e ancora domenica 13/11 alle 16/30, presso il Cinecity.

George Romero
George Romero
Non temano però gli appassionati di fantascienza. La presenza di un Magister del “ritorno dalla tomba” non minerà l’eclettismo del programma, né la vena fantascientifica. Infatti, se l’eventuale invasione di morti viventi non dovesse verificarsi, datevi un’occhiata in giro: magari vi capita d’individuare un qualche alieno di passaggio. Potrebbe per esempio trattarsi del malcapitato protagonista di L’arrivo di Wang, dei Manetti Bros (duo di filmaker che, oltre a essere tra i più quotati registi di videoclip in Italia, e aver dato vita televisiva all’Ispettore Coliandro di Carlo Lucarelli, hanno già firmato anche alcuni film di genere). O forse, se siete (s)fortunati (sono incontri ravvicinati alquanto pericolosi, lo sapevano William Campbell jr, Howard Hawks e John Carpenter) incrociare addirittura la Cosa da un altro mondo (visto che il film di chiusura del festival sarà il nuovo The Thing, non un remake ma prequel delle vicende narrate nell’omonimo lavoro del 1982). Se conoscerete Julio e Julia, interpreti di Extraterrestrial di Nacho Vigalondo, potreste chiedere a loro di presentarvi gli alieni. O potreste invece scambiare quattro chiacchiere con gli extraterrestri in arrivo in L’ultimo terrestre, che vede l’esordio alla regia di Gianni Pacinotti, già noto come illustratore con lo pseudonimo di Gipi. Segnaliamo a questo proposito che un incontro masterclass con Gipi si terrà presso il Cinecity venerdì 11/11 alle ore 21.00.

Zombie e alieni a parte, speriamo comunque che durante le proiezioni non abbia luogo (in anticipo rispetto al 2012) la Fine del Mondo. Fine che potrebbe per esempio arrivare con il diffondersi del morbo descritto nel film The Gerber Syndrome, di Maxi Dajoie, oppure con un’epidemia di vampirismo, come in Stake Land (USA, 2010). Oppure potrebbe essere determinata da una guerra globale che trasforma l’Europa in un campo di battaglia, mentre i protagonisti di un reality show croato, intitolato Housed, continuano a venir tenuti all’oscuro di tutto, come in The Show Must Go On, di Nevio Marasović;;. Le conseguenze di un (apparente) conflitto nucleare, potrebbero portare allo scenario post-apocalittico descritto in Nuclear Family (USA, 2010). Considerato poi che il Presidente della Giuria del Premio Asteroide per il miglior lungometraggio in concorso sarà Sergio “Alan D.” Altieri (traduttore, sceneggiatore cinematografico, editor, ma soprattutto scrittore - e proprio in questa veste di narratore definito dalla critica come il “maestro italiano dell’Apocalisse”) e che nella stessa giuria ci sarà anche Tullio Avoledo (il cui ultimo romanzo, Un buon posto per morire, scritto in collaborazione con Davide “Boosta” Dileo, è un’avventura all’ombra del Giorno del Giudizio) indubbiamente anche l’apocalisse lascerà la sua impronta su questa edizione della manifestazione.

L'arrivo di Wang
L'arrivo di Wang
L’onore e l’onere di aprire ufficialmente il festival spetta al film Monsters, una produzione britannica che vede al suo esordio nel lungometraggio il regista Gareth Edwards, presente alla proiezione.

Oltre a quelli già citati, tra i film che si contenderanno quest’anno l’ambito Premio Asteroide dello S+F troviamo anche: The Prodigies (Francia, UK, India, 2010), un’opera d’animazione; Saint (Olanda, 2011) film di enorme successo in Olanda, ora in diffusione sul mercato internazionale, dove un cattivissimo St. Niklas torna dal medioevo con la sua banda di manigoldi, per seminare sangue e terrore ad ogni luna piena; Target (Russia, 2010), in cui in un futuro prossimo, in un centro sui monti Altai viene proposta la formula per tornare giovani e vigorosi; Troll Hunter (Norvegia, 2011) che, come dichiara il titolo, è impegnato nella… caccia al troll!

Quest’anno, viene proposto anche Spazio Italia, una sezione di titoli nazionali. Come sottolineato da Daniele Terzoli, il Direttore del Festival, l’interesse da parte dei filmaker italiani e la conseguente produzione di titoli italiani è in apprezzabile aumento. Uno sforzo che va sottolineato e promosso. Tre i lungometraggi: L’ultimo terrestre, di Gianni Pacinotti, in cui l’attesa per l’arrivo annunciato degli extraterrestri si incrocia con le vicende di un uomo con problemi relazionali; Morituris, di Raffaele Picchio, che vede alcuni gladiatori di Spartaco tornare dalla morte; The Gerber Syndrome, di Maxi Dajoie, dove dietro un virus che è già tra noi dilaga con effetti imprevedibili nasconde una verità agghiacciante. Spazio anche a sette corti: Il cavaliere errante, E-lena, Memorare, Scusa amore, Skripka, There is work for you in the Sky: See Mars!, Transitus.

Come di consuetudine, ci sarà una sezione viene dedicata agli European Fantastic Shorts, i corti che fanno parte del circuito fantastico europeo.

Presente al festival anche il Giappone, con due film fuori concorso: Gantz e Gantz: Perfect Answer.

Fuori concorso pure Cave of Forgotten Dreams, un documentario in 3D girato da Werner Herzog nella grotta Chauvet, in Francia.

In onore del cinquantesimo anniversario del volo spaziale di Yuri Gagarin, tre le pellicole russe proiettate per celebrare l’argomento: Dreaming of Space (Kosmos kak predchuvstvie, Russia 2005), First on the Moon (Perveye na Lune, Russia 2005) e Paper Soldier (Bumazhnyy soldat, Russia 2008).

Come di consueto, il Festival non mancherà di offrire eventi speciali dedicati alla scienza e alla narrativa.

Per cinema e scienza, giovedì 10/11, in occasione della Giornata Mondiale della Scienza verrà proiettato il documentario Abdus Salam. The Dream of Symmetry, firmato da Diego Cenetiempo e Giuseppe Mussardo, e dedicato allo scienziato fondatore dell’ICTP di Trieste, nonché Premio Nobel per la Fisica nel 1979. Sabato 12, alle ore 11:00, in occasione della Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2011, viene proposto il documentario Flow: for love of Water, di Irena Salina.

Per la narrativa, segnaliamo la tavola rotonda con Giuseppe Lippi, Tullio Avoledo, Maico Morellini e Fabio Pagan, che si terrà sabato 12/11 alle ore 11.00, presso l’Hotel Continentale, in Trieste centro. Nel corso dell’incontro, verrà presentato il romanzo Il Re Nero, di Maico Morellini, vincitore dell’ultimo Premio Urania e questo mese pubblicato in edicola, e il volume Era una gioia appiccare il fuoco, di Ray Brabdury. Chiuderà l’incontro un omaggio a Vittorio Curtoni.

Come si può constatare, il programma offerto è ampio e ricco, per quanto compresso in quattro giornate per far fronte ai ridimensionamenti dei finanziamenti alla cultura degli ultimi due anni.

Per maggiori dettagli sul Festival, rimandiamo al sito dello Science+Fiction, ricordando che l’appuntamento con la kermesse è per il 10-13 novembre, a Trieste. www.scienceplusfiction.org/edizione.php