— Ciao, Spike.— Ciao, Solitudine.Ci spogliammo e ci infilammo nelle vasche ibernanti. Feci partire il temporizzatore e quello cominciò a divorare il tempo come se esistesse davvero, al diavolo.

Fissai l’orologio per un po’, mentre il cuore rallentava e il sangue prendeva a scorrere sempre più piano, più piano. Chiusi gli occhi e cominciai a sognare. Sognai il Tempo e lo Spazio e me stesso e la solitudine e il Niente e le tette di Jones…

Mi addormentai con la certezza che al risveglio avrei ritrovato ogni cosa al suo posto.