L'ingegnere olandese Eltjo Haselhoff, dottore in fisica teorica e sperimentale con specializzazione in laser e vapori ad alta potenza, ottica non lineare e fisica di impulsi ottici ultra corti, ha lavorato per alcuni istituti di ricerca internazionali. Da più di dodici anni si interessa al fenomeno dei cerchi nel grano e qualche anno fa ha pubblicato il volume fotografico La natura complessa dei cerchi nel grano (Natrix edizioni, pagg.171, 20 Euro) in cui analizza in dettaglio il fenomeno. Stefano Giacomucci, caporedattore di Natrix (www.natrix.it), nonché curatore dell'edizione italiana del testo di Haselhoff, è un esperto di questo fenomeno che - come viene mostrato nel sito (www.cerchinelgrano.it) ha radici antichissime. Delos lo ha intervistato.

Quando è incominciato questo fenomeno?

La sua prima attestazione storica risale a tredici secoli fa quando Agobardo, vescovo di Lione ne parla in un documento del 800 D.C. Dal 1976 fino ad oggi in tutte le nazioni e in tutti i continenti sono state avvistare più di dodicimila formazioni nel grano.

Si può pensare ad uno scherzo collettivo?

No, perché queste formazioni presentano delle anomalie che le rendono non riconducibili ad un semplice scherzo.

Anomalie?

Si tratta di anomalie biofisiche registrate da scienziati americani ed europei. E' possibile una stretta correlazione tra le sfere di luce che si vedono in tutto il mondo (in particolare nel sud dell'Inghilterra) e il formarsi di questi cerchi. Io stesso le ho viste.

Qual è la sua interpretazione?

Non penso di potere azzardare ipotesi in alcun senso. E' troppo presto. Dal mio punto di vista sono forme coscienti di energia. Io le ho viste interagire con le persone e - soprattutto - come mostra un documento video di Colin Andrews - il governo è a conoscenza di questi fenomeni. Nella cassetta si vedono degli elicotteri neri inseguire queste sfere di luce. Nessun militare tenterebbe di intercettare un fenomeno meteorologico.

Cosa pensa di Signs?

Direi che la realtà è più fantastica della finzione. La cosa strana che mi ha colpito è che per questo film Shyamalan è stato aiutato da uno dei più grandi ricercatori di cerchi nel grano: Colin Andrews. Quest'ultimo afferma che circa l'ottanta per cento dei cerchi sono man made ovvero realizzati dall'uomo tramite uno schiacciamento meccanico. Io ho visto oltre cento cerchi in Inghilterra e credo che queste percentuali siano un po' azzardate. Il mistero è molto più intrigante e fitto.

Shyamalan da un'interpretazione ostile di queste forme...

Il regista ha usato questi cerchi nel grano per dare un'interpretazione personale del fenomeno. Va bene, perché il successo della pellicola incuriosisce le persone riguardo a questo fenomeno. Personalmente la mia visione è totalmente diversa. Lui è stato molto bravo a farne un thriller come questo. Probabilmente i cerchi nel grano sono qualcos'altro. Ma è importante poterne parlare e fare emergere questo fenomeno all'attenzione del mondo.

Non teme che adesso, in virtù del film, vengano associati ad una possibile minaccia?

Questo rischio è plausibile, ma la prima reazione delle persone è di interesse e non di paura. Se questo interesse viene mediato verso un approccio corretto, penso che non vi saranno problemi a farlo diventare un oggetto di interesse e non un modo per spaventare le persone.

X-Files, ma anche Millennium, e film come Signs hanno messo in luce le potenzialità della fantascienza cosiddetta "interna". Quali sono le sue speranze per il futuro? Quali tipo di storie vorrebbe vedere raccontate?

Sono cresciuto con Incontri ravvicinati del terzo tipo. Mi piacerebbe vedere film e storie che avessero un approccio con il mistero non traumatico e non orrorifico. I cerchi nel grano sono un fenomeno luminoso e non dark come ha mostrato Shyamalan. Mi auguro che sia il prezzo da pagare per iniziare a parlare di questi fenomeni in materia seria e meno traumatizzante. L'importante è amare il mistero, non temerlo.