uno sguardo alla sf del futuro da Emiliano Gokuraku Farinella

Detto, per la sua innata diplomazia e la sua abitudine di pesare le parole e di non avventurarsi mai in un'opinione in qualche modo sgradita a qualcuno, "Attila".

Cieli sintetici

Un viaggio nella nuova fantascienza, nei suoi rapporti con la società e le sue tendenze più originali, alla ricerca degli spunti più promettenti per il futuro del genere che più di ogni altro è pronto ad accompagnarci nel nuovo millennio.

Michele Pingitore cura a Cosenza il festival Invasioni www.invasioni.org, un appuntamento culturale molto vasto e strutturato al cui interno si svolgerà la rassegna video fantascientifica Invasioni in Visione.

La rassegna si svolgerà a Villa Vecchia - Mercoledi 19 Luglio, ore 0.00.

"L'asse portante della manifestazione", dichiarano gli organizzatori, " può essere sintetizzato in un occhio puntato alle visioni future e alle future visioni. Concrete utopie fatte in immagine, esplorazioni cosmiche dove la retina orbitale diventa protagonista. Tra gli appuntamenti da segnalare la seconda serata dedicata alla fantascienza made in Italy, con un omaggio ad uno dei maestri del genere, recentemente scomparso, Riccardo Freda, e la presentazione in esclusiva dell'ultimo video di Mariano Equizzi AgentZ, giovanissimo talento della fantascienza nostrana. Nella stessa serata ci sarà un omaggio video -- performance a Philip K. Dick a cura del Teatro Noctu".

Delos: Il festival Invasioni si presenta con un appeal di gran fascino per un appassionato di fantascienza. Quali sono i contenuti presentati?

Programma di Invasioni in visione: Fantascienze italiane

Ossessioni Omaggio a Riccardo Freda

A come Andromeda frammenti

Giubileum e AgentZ di Mariano Equizzi

Hybrid omaggio a Philip K. Dick

video-performance a cura del Teatro Noctu

Michele Pingitore: Bisogna dire come prima cosa che la rassegna video Invasioni in visione fa parte del festival Invasioni. Una manifestazione quest'anno giunta alla sua terza edizione, un festival che cerca di invadere e farsi invadere dalle diverse contaminazioni artistiche: musica, teatro e altro. La rassegna video in questo contesto è perfettamente integrata nelle sue proposte conturbanti e provocanti.

Delos: Puoi farci un piccolo zoom per presentarci più da vicino i protagonisti del festival e i video in programma?

Michele Pingitore: Abbiamo scelto i materiali video di quest'anno proseguendo nei percorsi già intrapresi nelle passate edizioni, con lo spirito di riproporre e proporre visioni e proposte accattivanti. Offrendo possibili itinerari per la percezione. Così quest'anno abbiamo una nottata dedicata alla fantascienza made in Italy, una selezioni di video danesi mai proiettati prima in Italia e la sonorizzazione dei Nightmare Lodge di un film cult come La guerra dei mondi di B. Haskin, oltre un omaggio con una video-performance a P. K. Dick da parte di un giovanissimo gruppo teatrale cosentino.

Delos: Perché queste scelte?

Michele Pingitore: Lo spirito della rassegna si caratterizza da sempre attraverso il recupero di materiali del passato, spesso completamente dimenticati, e nuove schegge del presente con un occhio rivolto verso il futuro. Credo che l'edizione di quest'anno riesce ad amalgamare bene queste due cose.

Delos: Rievocate elementi di un passato molto interessante come A come Andromeda e presentate anche il futuro più recente del cinema di fantascienza italiano con le proiezioni dei lavori di Equizzi. Cosa dire dell'uno e dell'altro aspetto?

Michele Pingitore: Vedo che hai letto bene il nostro tentativo di fare una rapida storia della fantascienza italiana. Un tentativo bizzarro e lo facciamo attraverso un omaggio a Riccardo Freda, recentemente scomparso, autore del primo film di SF italiano "Caltiki" (sarà vero?) , alcuni frammenti dello splendido sceneggiato televisivo A come Andromeda e l'ultimo lavoro di quello che considero il più importante e unico autore contemporaneo di fantascienza italiana, Mariano Equizzi.

Delos: Equizzi interverrà per parlare della sua idea produttiva del cinema?

Michele Pingitore: Purtroppo Mariano nei giorni della rassegna è impegnato in altri progetti, quindi non potrà essere a Cosenza.

Delos: Cosa ne pensi, in dettaglio, del suo ultimo lavoro, AgentZ?

Michele Pingitore: Penso che sia il suo lavoro più riuscito e lo trovo sorprendente, non solo per come è fatto ma per come è riuscito a realizzarlo con i mezzi propri e un budget inesistente. Credo che Mariano stiano tracciando un percorso piuttosto indipendente e completamente innovativo rispetto ai moduli produttivi del fare cinema/video in Italia, un percorso che potrà aprire molte strade credo.

Delos: Puoi darci la tua versione della storia del cinema di genere in Italia?

Michele Pingitore: La sola cosa che posso dire è che una volta esisteva un cinema di genere, i macisti, il giallo all'italiana o i spaghetti western, nel bene o nel male era una realtà ben precisa, lo dico non come collezionista ad oltranza di cinema italiana. Adesso, non solo non esiste più un cinema di genere ma non esiste più in questo paese il cinema, non voglio essere pessimista ma mi sembra lo stato reale delle cose...

Delos: Come vedi cambiare la fantascienza cinematografica e scritta. Dove siamo arrivati e dove stiamo approdando?

Michele Pingitore: Io vedo Mariano o un Evangelisti come isole felici, isole in deserto piuttosto desolato. Schegge fiammeggianti che solcano i cieli abbagliando l'oscurità.

Delos: Nelle passate edizioni del festival Invasioni é stato proiettato molto materiale "classico" dell'underground, Burroughs, Gysin e i film di Anthony Balch. Puoi descrivere ai lettori di Delos queste esperienze?

Michele Pingitore: Vista la tendenza da sempre del voler proporre nella rassegna materiali visivi conturbanti e provocanti, "l'underground" diventa una miniera di pietre miliari per tutto quello che hanno realizzato. I lavori di Burroughs, Balch, RSL diventano in questo contesto materiali perfettamente integrati nello spirito della rassegna, con le loro estreme visioni, dilatazioni temporanee e spaziali del nostro esistere.

Delos: Quali rapporti vedi fra queste importantissime esperienze e la fantascienza?

Michele Pingitore: Mi piace l'idea di una fantascienza visionaria, parlerei più di visioni che di SF proprio. Per questo trovo autori come Ballard o Dick i più intriganti rappresentanti del nostro presente. Un presente intriso di futuro attraverso le contemporanee esperienze percettive. Su questa scia sono molto più SF autori "underground" visionari che i soliti descrittori di saghe stellari.

Delos: Puoi illustrarci invece i rapporti fra industrial culture e Science Fiction?

Invasioni:

www.invasioni.org

www.comune.cosenza.it/invasioni

Michele Pingitore: Le intuizioni della cultura industriale sono purtroppo rimaste tali, non avendo mai trovato una buona attuazione pratica da parte di qualche autore. Ho sempre desiderato vedere un film perfettamente integrato con una vera colonna sonora industriale, o leggere un racconto con un vero scenario "industrial". Ci sono stati diversi tentativi ma secondo me tutti piuttosto deludenti. Le atmosfere e gli scenari industriali sono rimasti sospesi senza una vera esplicazione.

Delos: Un festival con questi contenuti nel mezzogiorno d'Italia. Sembra "assurdo", perché non ci si deve stupire?

Michele Pingitore: Lavoro in un contesto ben preciso che mi appartiene e che è ben definito in una città e una regione (Cosenza e la Calabria), ma ho sempre cercato di avere aperta, non voglio dire romanticamente una finestra, ma un "altrove" reale o immaginario dove il contesto è veramente relativo. Parlare di nord o sud in una società informatica come la nostra è un errore, forse perché non potrebbero esistere più o forse perché ne esistono troppi ad ogni angolo, in ogni luogo, ovunque.

Delos: La performance dei Nightmare Lodge (gruppo storico dell'elettro-dark-sinfonico) si annuncia interessante, come é nata quest'idea e come sarà realizzata tecnicamente?

Michele Pingitore: Il progetto inizialmente era affidato a un gruppo italiano di musica elettronica, non voglio fare il nome per correttezza, purtroppo per problemi loro la cosa non è andata in porto. Quindi ho pensato di sostituirli degnamente con i Nightmare Lodge, in cui ero in contatto da un po' di tempo. Abbiamo concordato con Ivan Iusco la possibilità di sonorizzare il film "La guerra dei mondi" di Byron Haskin, bisogna dire in una versione più breve per una maggiore fruizione. Praticamente il gruppo suonerà dal vivo sulle immagini del film che verrà proiettato muto, ricreando per l'occasione una colonna sonora nuova.

Delos: Spesso non si riescono a percepire i rapporti fra arti "estreme" e fantascienza, nel caso di questo festival credo che questo punto sia stato chiarito, potresti dirci, a tuo giudizio, quali artisti della scena contemporanea hanno maggiormente ispirato la visualizzazione fantascientifica?

E quali potrebbero farlo, ma non sono stati ancora considerati?

Michele Pingitore: Estremo e fantascienza potrebbe essere un bel titolo per qualcosa, magari un po' alla moda, ma così non è. Dove finisce l'uno e inizia l'altro? Riprendendo il discorso di sopra forse sono fantascientifici molte opere che sono nate in contesti tutt'altro che di SF senza fare nomi...

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