a cura di Roberto Genovesi

Scrittore, sceneggiatore di fumetti, designer di videogiochi e giochi di ruolo e giornalista si dice che riesca anche a trovare il tempo, qualche volta ma non tutti i giorni, per dormire e mangiare. Ma forse sono solo leggende.

Interazioni

Tra le forme della narrativa insieme a libri, cinema, televisione e fumetti oggi c'è anche il videogioco. Un canale espressivo che sta raggiungendo una notevole complessità e maturità e che non di rado scambia bidirezionalmente ispirazione con il cinema. Roberto Genovesi, scrittore, sceneggiatore e direttore di alcune delle più vendute riviste di settore in Italia, tiene d'occhio per noi questo mondo magico e interattivo, nei suoi rapporti col nostro genere preferito.

Fino a qualche tempo fa era solo una moda, una sperimentazione d'avanguardia, un vezzo per molte software house. Oggi non avere un gioco in rete significa non essere al passo con i tempi. Il grande pubblico non si accontenta più di acquistare un cd. Vuole avere la sensazione, spesso comunque errata, che il gioco che ha in mano non finirà mai. E allora, per convincere questo target occorre spalancare le finestre dell'infinito e Internet oggi è l'infinito.

Dopo il successone di Ultima -- di cui abbiamo parlato spesso nei precedenti numeri di Delos -- ecco un diretto concorrente. A produrlo sono Ubi Soft, Sony e Verant. Si intitola EverQuest, nasce da una costola del celebre roleplaying game e può essere giocato esclusivamente su The Station, il server messo a disposizione dalla Sony.

La versione disponibile in questi giorni nei negozi italiani è interamente tradotta per quanto riguarda le istruzioni e comprende anche l'espansione The Ruins of Kunark che invece deve essere acquistato a parte nell'edizione americana. Il vantaggio della confezione "paghi uno e prendi due" è dato dal fatto che l'espansione estende il territorio di gioco di un buon 30%.

A differenza di Ultima On Line la visuale del giocatore è in prima persona. Sostanzialmente come Doom per intenderci. Le atmosfere, le musiche ed i suoni sono davvero di grande livello. Decine le razze umane e non da scegliere per la creazione del personaggio. Io ho provato ad immedesimarmi in un cavaliere della razza degli elfi scuri. Non potevo muovermi di giorno e non potevo entrae nei territori dei paladini e vi assicuro che strisciare nel buio in terre dimenticate da Dio in cui si odono urla strazianti ad ogni angolo della strada e dove se bussi ad una porta difficilmente ti apriranno data la tua stirpe è un'esperienza davvero adrenalinica.

Il sistema di gioco è molto simile a quello di Ultima: bisogna fare esperienza per far salire le skill del personaggio, quando si muore si può risorgere a prezzo di perdere fama e qualche oggetto, non si può combattere contro personaggi giocatori nei server dove è proibito. Un gioco molto gradevole ma che ha due difetti di fondo che lo rendono inferiore a Ultima On Line.

EverQuest

www.station.sony.com/everquest/

The Station

www.station.sony.com

Ubi Soft:

www.ubisoft.com

Verant:

www.verant.com/

Prima di tutto la grafica. E' in 3D e gli sforzo per renderla accattivante sono stati sicuramente notevoli. E' molto dettagliata, ricca di colori ed effetti speciali ma a me l'uso smodato dei poligoni anche per la creazione delle figure in movimento non soddisfa molto. E' questione di gusti ma credo sia più d'impatto una grafica alla Diablo, per intenderci, dove i contorni dei personaggi sono sempre ben nitidi.

In secondo lugo, a differenza di Ultima On Line, i mondi sono sostanzialmente deserti. Difficilmente troverete più di una decina di "umani" muoversi su un server. Io una notte sono rimasto collegato per più di quattro ore e ho incontrato solo un personaggio giocatore che, talmente era la sorpresa di aver visto un umano, è fuggito appena mi ha incontrato.

EverQuest ha la possibilità di crescere e sarebbe opportuno rivedere la grafica in sede di realizzazione di eventuali sequel. Attualmente rappresenta una valida alternativa a Ultima On Line ma solo se entrando in un negozio di videogiochi non doveste trovare il game della Origin, il commesso vi assicurasse che non è in grado di procurarvelo prima di un mese e voi foste in partenza per le Maldive. Se volete provare per la prima volta l'ebbrezza del gioco on line, cominciate bene. Fatelo con Lord British. Se invece intendete esplorare tutte le alternative di questo nuovo modo di concepire i videogiochi, allora provate anche EverQuest.

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