a cura di Roberto Genovesi

Scrittore, sceneggiatore di fumetti, designer di videogiochi e giochi di ruolo e giornalista si dice che riesca anche a trovare il tempo, qualche volta ma non tutti i giorni, per dormire e mangiare. Ma forse sono solo leggende.

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RIFLESSI DIGITALI

La fantascienza è stata protagonista di tanti strumenti di comunicazione multimediale. Dai libri ai fumetti, dalle pellicola alle videocassette ai monitor dei computer. Oggi molta fantascienza invece di viaggiare su carta o pellicola ci raggiunge su strani dischetti di plastica dai riflessi iridati, capaci di contenere immagini e suoni di una qualità inaudita: i DVD e i CD-rom dei videogiochi e dei titoli multimediali.

Non prendetemi per "guardone" o per "maniaco sessuale". Il DVD che voglio segnalarvi questa volta è ufficialmente catalogato nella categoria "porno" con divieto ai minori di 18 anni ma nella sua strutturazione registica e nello spunto può rappresentare un prodotto artistico da segnalare. Sto parlando di I.K.U. I robosex distribuito in sordina in Italia dalla Lynx. La regia è di Shu Lea Cheang, una famosa artista della cyber art. Qualcuno lo ha definito un film geniale, sicuramente si tratta di qualcosa di stravagante che, proprio per questo, è destinato ad entrare nell'elenco dei film cult degli ultimi tempi. La storia è interessante: agli inizi del 21° secolo gli scienziati della Genom Corporation creano i Gen-XXX, meglio conosciuti come I.K.U. Coders. Si tratta di esseri virtuali dotati di corpi perfetti simili agli umani in tutto tranne che per il loro insaziabile appetito sessuale. Non ridete (soprattutto non sogghignate, la cosa è seria). Il mondo in cui si muovono gli I.K.U. Coderes è quello della notte. Programmati per raccogliere dati , gli I.K.U. si mescolano agli uomini normali per studiarne manie e perversioni ed aprire loro le porte ad una nuova sessualità.

Non male come spunto. Suscettibile di approfondimenti interessanti e la regia contribuisce a rendere il film accettabile anche sotto il profilo estetico. Si vedono pienamente solo due atti sessuali (due fellatio, per la precisione) mentre gli altri vengono proposti attraverso un sapiente gioco di colori, luci ed ombre. Gli effetti speciali ricreati al computer sono discreti, molto bella la sequenza del ristorante dove il cliente osserva un rapporto sessuale etero attraverso una enorme vasca piena di pesci che vengono progressivamente catturati e trasformati in pietanza. Le pecche del film riguardano lo sviluppo della sceneggiatura e le conclusioni. La storia potenzialmente poteva essere molto originale e il metodo della regista nel trattarla appare azzeccato. Ma stiamo parlando di un'artista che sembra essere stata più attratta dall'effetto estetico della sua idea che non da quello contenutistico. Comunque si tratta di un film da segnalare. Tra i bonus making of, intervista alla regista e trailer originali.


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