E' come morire.
Una crisi d'astinenza è l'esperienza umana che più si avvicina alla morte: impietosa, ti mette di fronte al vuoto immenso che ti urla dentro, quel baratro incolmabile che per tutta la vita ti porti dietro pretendendo una giustizia inesigibile.
Questa notte non ho voglia di pensare al domani. Prendo una capsula di chemiomnemonici e mi inietto in vena una dose di fluido piacere azzurro.
Esperienze Estreme. Tredici anni. Ho trascorso tredici anni della mia vita prigioniero in un laboratorio alieno in orbita attorno a Thanatos IV. Io e la mia compagnia di fanti aviotrasportati, i Pretoriani di Qi-Seilin, abbiamo condiviso la medesima sorte di dannazione e tormento, condannati al dolore nel corpo e nello spirito dall'autorevole perizia strategica dell'Ammiragliato Spaziale. Debellati e fatti schiavi nella battaglia di Hesperus VII, io e i miei compagni scampati al massacro fummo immediatamente posti sotto gelo e tradotti in un centro di ricerca alieno. Ufficialmente, le convenzioni stipulate dai belligeranti sui diritti di guerra vietavano le pratiche sperimentali sui corpi dei prigionieri. Ma la guerra era combattuta da Cibernetici e Rigeneranti, e gli xenos fornivano solo appoggio logistico ai primi. Questo li metteva in condizione di disporre a proprio piacimento delle nostre persone, continuando a mantenere una posizione per niente compromettente sotto il profilo commerciale.
Non ricordo molto di quei tredici anni di torture e sofferenze senza nome. Rimasi la maggior parte del tempo sprofondato in un letargo chimicamente indotto, e i pochi momenti di dolorosa lucidità sono ormai irrimediabilmente confusi con gli spettri rallentati e i gelidi tormenti del criosonno. I pochi ricordi che sopravvivono, preferirei averli rimossi.
Nel delirio psicotropo, i salti sono improvvisi e frequenti, e i cambiamenti di scenario si susseguono freneticamente. Con la facilità che nel sonno segna il passaggio da uno stato R.E.M. al successivo, scivolo lungo il gradiente della memoria.
Gli eventi rievocati dai chemio si fondono in una danza onirica carica di significati imperscrutabili, una successione slegata di episodici frammenti privi di qualunque forma di coordinazione. I più visionari tra gli esperti, tuttavia, non mancano di reperire schemi complessi nella ricorsione dei ricordi.
Accademia Militare. Giunsi all'Accademia di Junction che ero un promettente cadetto idealista, pronto a sacrificare la mia esistenza nel nome di cause che la maggior parte dei miei superiori e istruttori si permetteva di ignorare beatamente. Impiegai un po' di tempo ad accorgermene, e quando fui abbastanza avveduto per rendermene conto era ormai troppo tardi per porre rimedio alla mia ingenuità. Ero diventato sottotenente, e avevo ai miei ordini il Terzo Squadrone della Compagnia D.
- Quali possibilità abbiamo per vincere definitivamente un nemico? - mi chiese una volta il sergente istruttore di Strategie Belliche nel corso di una interrogazione.
- Signore, per vincere definitivamente un nemico possiamo sottometterlo e integrarlo nel nostro sistema - risposi diligentemente - oppure comprarlo e garantirci i suoi servigi e la sua fedeltà con le finezze diplomatiche e la forza corruttrice dell'economia. Quest'ultima soluzione, ovviamente, espone ad un certo margine di rischio...
- Esiste una terza possibilità - insistette l'istruttore.
- Signore?
- La distruzione totale - rivelò lui, suscitando da parte della classe un generale mormorio di approvazione.
5 commenti
Aggiungi un commentoil racconto non mi è dispiaciuto.
in effetti mi piace questo autore, per la sua sensibilità e gli spunti interessanti, ma anche per il linguaggio che utilizza.
dal mio punto di vista, quella di questo racconto è però un'occasione sprecata. non lo dico in senso negativo (trovo estremamente detestabili quelli che esprimono una critica senza prima avere dimostrato di sapere fare meglio), ma con rammarico, perché credo che la presentazione degli eventi con uno stile narrativo strutturato sulle alterazioni dello stato di coscienza indotte dalla droga, avrebbe determinato una migliore efficacia a livello di transfer delle sensazioni ed emozioni provate dal protagonista.
migliore efficacia per me, non certo in generale, perché quello che cerco in un racconto è anche sentire quello che provano i personaggi.
Ciao Hwi Noree,
devo confessarti che l'intento originario era proprio quello di replicare uno schema di alternanza, solo che in fase di realizzazione devo essermi accorto che la cosa non funzionava troppo bene. Alternare tempo presente ed evocazioni passate si rivelava alla lunga ripetitivo, correvo il rischio di produrre un esperimento stilistico fine a se stesso. Così ho preferito raccogliere "cluster" di ricordi, adottando lo stesso meccanismo, solo in forma un po' più annacquata...
Comunque, il racconto nasceva come nucleo di un progetto un po' più complesso: se ti interessa, puoi leggerlo come dettaglio frattale di un romanzo che probabilmente non vedrà mai la luce.
Ti ringrazio comunque per avermi dedicato il tuo tempo, e resto a tua disposizione per qualunque altro chiarimento.
X
sarebbe un vero peccato.
non per farmi i fatti tuoi, ma perché dici così?
se non ricordo male, devi avere pubblicato altri racconti su vari siti. erano tutti di sf? nel caso, penso che andrei a dare un'occhiatina
Premessa
Ho letto il racconto, ignorando che fosse stato realizzato dal buon " X"
ho scoperto solo ora - entrando in questa conversazione per fare i miei sinceri complimenti- l'identità forumistica dell'autore
***
Il racconto mi è piaciuto davvero molto e, fra quelli letti on line tramite questi canali, lo reputo il più interessante e foriero di spunti di riflesssioni.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti e spero che dall'idea già ben articolata possa venire alla luce un gran bel romanzo (a dispetto del tuo scaramantico scetticismo )
Mi unisco all'appello di hwi noree
se ti va di segnalarci qualche tua altra "opera on line" , sarò molto felice di poterti dare il mio modesto parere
*Folle Diamante*
Ps..."A loro va la mia riconoscenza, nella speranza che non decidano di far valere i loro diritti in tribunale..."
per tua fortuna pare che tra i tuo estimatori ci siano almeno un paio di legulei ....

Ciao Crazy Diamond,
non so davvero cosa dire... Mi fa sinceramente piacere che questo racconto, tutto sommato un po' vecchiotto nonché - devo ammetterlo - singolare nella struttura, abbia incontrato i tuoi gusti ops: . Non posso fare altro che ringraziarti di cuore!
***
Beh, forse dovresti guardare meglio... Delos è un serbatoio incredibile di ottimi racconti!
In effetti, il romanzo qualche timido consenso l'ha riscosso. Una segnalazione al Premio Fantascienza.com è gratificante e m'inorgoglisce, ma devo ammettere che così com'è nessuno potrebbe pubblicare il romanzo senza alienarsi folte schiere di lettori. Però, forse, è il caso che cominci a pensare a una distribuzione alternativa... Mi attrezzo e vi faccio sapere!
E' vero, mi accorgo di non aver risposto a hwi noree e mi scuso con lei. Diciamo che sulle pagine di Othersider.com è raccolta una bella fetta della mia produzione presente on line, incluse un paio di perle di cui mi vergogno solo a leggerne il titolo. Per qualcosa di più dignitoso, vi consiglio di tenere d'occhio Robot nel prossimo futuro. Parlando di carta, permettetemi un breve spot autopromozionale. Ecco, ho finito.
Verso i quali sono in debito di un giro di bevute...
Grazie ancora,
X
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