Nel cinema, quindi, se l'eroe principale è una donna, sessualizzarla per sfruttarne l'appeal sul pubblico di

Angelina Jolie in una scena del nuovo <i>Tomb Raider</i>
Angelina Jolie in una scena del nuovo Tomb Raider
maschi adolescenti è stata una manovra di marketing fondamentale. Ma la sessualizzazione di un'eroina ha un effetto collaterale inaspettato sul pubblico maschile perché, data la forza del personaggio, propone immagini di una sessualità femminile minacciosa e pericolosa. Queste eroine usano il proprio corpo come un'arma esattamente come le pistole e i fucili, inoltre la loro sessualità è assertiva e aggressiva, molto distante dal ruolo passivo con cui vengono mostrate le compagne degli eroi. Spesso l'eroina viene vestita anche con costumi che richiamano una dominatrix, per esempio Trinity in Matrix. La sessualità aggressiva e assertiva di queste eroine genera spesso nel giovane pubblico maschile un'ansia da castrazione che rende l'eroina pericolosa. Un sistema per ovviare a questo problema è distruggere il pericolo, cioè uccidere il personaggio, per esempio ancora Trinity in Matrix, per certi versi anche la regina Borg in Star Trek, la stessa Ripley nella saga di Alien seppur non sessualizzata come le altre, anche Xena muore alla fine della serie e così via ad infinitum. (Anche se in realtà i motivi per cui un'eroina viene uccisa alla fine sono molteplici e complessi e non riguardano solo l'ansia da castrazione). Ora però siamo di fronte a una nuova tendenza: le eroine non sono più donne adulte e procaci ma ragazze all'inizio della pubertà.Nei film in questione, Hanna e Kick-Ass, la giovane età dei personaggi e delle attrici impedisce di esprimere questa sessualità seducente ma pericolosa perché semplicemente questo loro lato della personalità non si è ancora sviluppato, la sessualità non fa ancora parte della loro vita. Di conseguenza il giovane pubblico maschile non è vittima di ansie da castrazione e può godersi le scene d'azione senza temere nulla.In questi film la sessualità femminile è ridotta a zero e non è in grado di annullare il potere fallico degli uomini, quindi le eroine non hanno un effetto castrante. Il loro potere però è stato dimezzato. La minaccia della seduzione aggressiva è stata annullata. Queste giovani eroine saranno quindi dei personaggi eccezionali per quanto riguarda le loro capacità di combattimento, ma la loro mancanza di sessualità ne riduce la forza trasgressiva all'interno della società patriarcale. In pratica, per evitare di castrare il pubblico maschile, sono state castrate le protagoniste femminili.Un altro modo per spiegare l'utilizzo di bambine e ragazze adolescenti come protagoniste di film d'azione è rifarsi alla storia del cinema di Hollywood. Negli anni Trenta non esistevano donne protagoniste di film d'azione ma c'erano molte brave attrici protagoniste di film che oggi vengono considerati dei classici, come per esempio Mae West, Marlene Dietrich, Katharine Hepburn, Greta Garbo, Joan Crawford. Prediligevano parti di donna forte e indipendente e molti film venivano loro cuciti addosso per sfruttare al meglio le loro qualità.  A un certo punto però il presidente della Independent Theater Owners of America pubblicò una lista dove tutte queste attrici vennero dichiarate “box-office poison” (veleno per il botteghino),  di conseguenza tutte iniziarono ad avere difficoltà a trovare film decenti da interpretare e alcune sparirono dalla scena, mentre altre riuscirono a superare il momento di crisi e resistere fino agli anni '40, come la Hepburn per esempio. Sta di fatto che le donne forti e indipendenti vennero sostituite da personaggi di contorno tranquilli e inoffensivi e naturalmente entrò in scena Shirley Temple, la più grande star degli anni '30, quelli della grande Depressione dopo il crollo della Borsa di Wall Street. Shirley Temple interpretava una versione in piccolo dei personaggi interpretati dalla Dietrich e dalla Hepburn per esempio, ma naturalmente essendo una bambina era molto più malleabile, non rispondeva mai a tono come le sue colleghe più grandi e non proiettava quell'aura di forza e autorità che aveva reso divine le altre. Il parallelismo con la situazione di oggi mi pare inevitabile: anche noi viviamo un periodo di profonda depressione economica, le donne forti al cinema sono rare se non invisibili ed è rinato il filone dei mini-personaggi eroici ma inoffensivi.

È pur vero che alcuni dei film in questione sono da far rientrare nel filone dei film per adolescenti, come per esempio Twilight e The Hunger Games, ma l'interesse per personaggi femminili non adulti mi fa sempre venire il sospetto che ci siano dei problemi dietro che non posso definire di pedofilia ma che comunque non mi fanno sentire a mio agio.