Buck Rogers in the 25th Century è stato realizzato agli Universal Studios, responsabili anche della produzione di Galactica. Questo consentì il riutilizzo di diverso materiale da parte dello staff tecnico addetto agli effetti speciali, composto dal medesimo personale che aveva lavorato per la precedente opera di Larson. Non sorprende quindi una certa somiglianza nel look delle due serie; d’altro canto, il clamoroso fallimento di Galactica costrinse Larson a ingegnarsi per recuperare l’investimento tecnico e umano profuso nella sfortunata saga spaziale. Il risultato è proprio Buck Rogers in the 25th Century, un’opera decisamente meno ambiziosa di Galactica ma accolta con discreto favore dal pubblico. Per sottolineare la stretta parentela fra le due produzioni, Wilfrid Hyde-White, l’interprete del dottor Goodfellow, descrisse all’epoca la serie come «un figlio illegittimo di Galactica».

In questa nuova incarnazione, il personaggio ideato da Nowlan perde la serietà che lo aveva caratterizzato nelle precedenti opere, e la serie stessa mantiene sempre toni leggeri, intercalando le storie (esplicitamente votate all’avventura) con momenti comici. Vista come omaggio alla fantascienza pulp, la disarmante semplicità delle trame appare un punto di forza più che una debolezza, mentre la frequente presenza di note guest star aumenta il divertimento. Per saggiare debitamente la reazione del pubblico, l’episodio pilota venne distribuito nei cinema sei mesi prima della messa in onda degli episodi. Il film riscosse un certo successo, sia di pubblico che di critica, e la serie ricevette il via per una produzione regolare. In Italia, la sola versione dell’episodio pilota che sia mai giunta è proprio quella cinematografica. La prima stagione della serie fu stata trasmessa nel settembre 1982 su Italia 1, mentre la seconda nel giugno 1983, con cadenza giornaliera, su Rete 4. Il film dell’episodio pilota è stato anche pubblicato in videocassetta VHS dalla CIC Video.