Qualche anno fa, precisamente fra il 2002 ed il 2004, nella seconda stagione degli Ultimates, Mark Millar ha trasformato l’idea un po’ antiquata di alieno mutaforma in qualcosa di terrificante e molto realistico, riuscendo a rendere attuale una razza che accompagna l’universo Marvel fin dagli albori. I Chitauri visti in Ultimates, mentre portano finalmente alla luce il loro complotto di fronte ad un’atterrita Wasp, terrorizzata perché sa di esser destinata all’assimilazione, le rivelano che presso alcune specie senzienti nelle galassie in cui portano avanti i loro propositi egemonici sono conosciuti con il nome di Skrull, gli alieni mutaforma per eccellenza della linea Marvel mainstream. Da un’idea similare e probabilmente da premesse analoghe, Michael M. Bendis inizia proprio in quel periodo per ideare la saga di Secret Invasion, vera e propria invasione da parte di una specie aliena alla “Terra Marvel”. Gli Skrull saranno quindi, come si evince dalle premesse, i protagonisti del crossover che in questi mesi è approdato anche sulle testate italiane e che secondo i piani della Casa delle Idee sarà, come d’abitudine, destinato a mutare completamente lo status quo per i supereroi Marvel.

Creati da Stan Lee e Jack Kirby, gli Skrull fanno la loro prima apparizione già nel 1962 proprio nel secondo numero della testata dei Fantastici Quattro. Quattro guerrieri Skrull, grazie alle loro capacità mutaforma, si sostituiscono al famoso quartetto commettendo nefandezze per tutto il pianeta allo scopo di screditare la più famosa famiglia di supereroi di fronte all’opinione pubblica. I nostri, però, utilizzeranno la stessa tecnica contro gli alieni riuscendo ad infiltrarsi sulla loro nave madre, terrorizzandone il comandante e mostrandogli come vere le immagini di Journey into Mistery e Strange Tales: di fronte agli orribili “guerrieri terrestri”, nient’altro che alcuni mostri tratti dalla fantascienza dell’epoca, gli Skrull si ritireranno annichiliti dalla potenza del nostro pianeta promettendo di non ritornare mai più nella Via Lattea. Un primo contatto decisamente non lusinghiero nei confronti dell’intelligenza di una razza esistente da milioni di anni, secondo la Marvel, in possesso del volo interstellare e di una tecnologia di millenni più avanzata rispetto a quella terrestre.

Originari infatti della galassia di Andromeda ed evolutisi da antenati rettiliformi, i nostri mutaforma preferiti vennero visitati sul loro pianeta madre, Skrullos, dagli antichi “dei” cosmici conosciuti come Celestiali. Analogamente a quanto successe sulla Terra tre sottorazze furono sviluppate dai Celestiali rispetto al potenziale evolutivo del ceppo principale: gli Skrull Eterni, dotati di codice genetico stabile e quasi indistruttibili, gli Skrull Devianti, dotati di codice genetico iperfluido e della capacità di mutare forma e gli Skrull Primigeni, con nessun potere apparente ma il potenziale per sviluppare in futuro straordinarie capacità. Al contrario di quanto sarebbe successo sulla Terra, però, la parte “deviante” degli Skrull eliminò completamente gli altri due ceppi rimanendo l’unica rappresentante della razza. Solo l’ultimo Skrull Eterno, Kly'bn, riuscì ad ottenere di esser risparmiato dalla condottiera dei Devianti, Sl'gur't, innamoratasi di lui, ed assieme divennero gli dei della razza Skrull.