Verso la fine del 1974, più precisamente nel mese di ottobre, fa il suo esordio Hurricane Polimar, un anime della casa di produzione Tatsunoko. Con Hurricane Polimar (Hariken Polymer) la Tatsunoko continua il filone action con protagonista unico, ma rispetto al precedente Kyashan, altro anime di successo, si discosta per diversi tratti. Polimar - il cui soggetto è di Tatsuo Yoshida - sembra ammiccare ai superuomini in costume che negli Stati Uniti la Marvel Comics sta riportando in auge verso una nuova età dell’oro dopo l’oblio in cui il genere era stato relegato alla fine del secondo conflitto mondiale e durante il Maccartismo. Polimar, però, nonostante indossi un casco che funge da maschera, uno sgargiante costume rosso e bianco, abbia un simbolo sul petto alla Superman e un mantellino rigido rispetto ai supereroi con superproblemi creati da Stan Lee (il sorridente deus ex machina della Marvel) si affranca dal modello americano grazie a tutta una serie di idee abbastanza innovative e originali se paragonate ai coevi Spider-Man e ad altri personaggi dell’universo Marvel.

A causa di vari conflitti con la severità di suo padre, dirigente dell’Interpol, che vorrebbe fare di lui il miglior detective del mondo, Takeshi va via da casa, desiderando intraprendere un autonoma carriera di investigatore. Un giorno Takeshi, insieme a Barone, suo inseparabile cane San Bernardo, scopre la banda degli Uomini Lucertola entrare nella villa del grande scienziato giapponese Oregasteru. Nonostante il suo intervento, Takeshi non riesce ad evitare l'uccisione dello scienziato che prima di morire, regala al giovane detective il polimet, un casco che gli consente di rivestire il suo corpo di una tuta rossa invulnerabile, grazie alla quale può trasformarsi in diverse armi super tecnologiche e diventare così il giustiziere mascherato chiamato Hurricane Polimar. Takeshi, comprende l'importanza di questo suo segreto e per nascondere la sua vera identità, si fa assumere come assistente dall'investigatore privato Joe Kuruma, fingendosi ingenuo e scansafatiche. Joe Kuruma è tanto megalomane quanto imbranato nel suo mestiere di investigatore privato ed è sempre accompagnato da Teru che oltre a essere la sua segretaria, è anche la sua padrona di casa.  Sarà Teru, classica bella e svampita della letteratura pulp, che nei momenti di difficoltà non disdegna di dare una mano a Takeshi/Polimar, innamorata dell’uomo in costume ignorando chi si celi sotto la maschera. Quando sembra che il nemico prenda il soppravento, Takeshi, per qualche motivo o con una scusa banale, sparisce dalla circolazione ed al suo posto compare l'invincibile Hurricane Polimar, che grazie alla sua forza di uragano, riesce a sconfiggere i nemici. Quando Polimar sparisce nel nulla da cui è comparso, è Joe Kuruma a tentare sempre di prendersi tutti i meriti. Hurricane Polimar, ha però una limitazione, ha un tempo massimo per la trasformazione: infatti non può rimanere trasformato per più di 45 minuti, altrimenti rischia la morte.