Tutto incominciò con Arnabolda. Stavamo insieme da due anni e ci amavamo alla follia. Prima o poi ci saremmo sposati, se non fosse saltata fuori la questione PAPP (Previsioni d’Amore Perfetto Pianificato). In verità io già pensavo che due persone destinate ad avere una prole devono sapere se nascondono malattie o imperfezioni che potrebbero tramandarsi o, peggio, amplificarsi procreando. Dover abbandonare Arnabolda fu per me un grossissimo trauma (lo fu soprattutto per lei).

 La PAPP non è un ente governativo né una multinazionale, è uno dei vari PSOM (Protocollo Sanitario di Orientamento Morale) emessi dal MinSalTot (Ministero della Salute Totale). Ma dacché questo PSOM è stato diffuso e recepito dalla popolazione sono incominciati i miei guai.

 Guai? Ma no, dovrei ringraziare il MinSalTot! Più volte ho dovuto lasciare ragazze dall’apparenza fiorente e bellissima: celavano nei loro corpi delle bombe a orologeria. Separazioni strazianti. Ma etiche: mi sono allineato al dettato della PAPP che disce: “Amate il vostro partner? Lasciatelo immediatamente!” Alle Analisi Volontarie risultò che Arnalbolda, per motivi di familiarità, aveva alta probabilità di trasmettere il Morbo di Barbanibus, che fa nascere neonati con tredici dita per piede.

 La splendida Marabella invece era ignara portatrice della Sindrome del Malaticcio: chi mai vorrebbe figli d’aspetto perennemente pallido, smagrito, floscio? Torwalda era gravemente compromessa con il Morbo Invisibile: nuova malattia “probabilistica” che pare non ci sia, invece c’è, ma – per definizione – non si può sapere qual è: un male insidiosissimo, incurabile. Quanto a Barnabetta, covava un’Ipertrofia dei Follicoli Trinitari con conseguente Catatonìa del Cerebro: via anche lei.

 La PAPP ha avuto un successo strepitoso, tutti ne abbiamo felicemente assimilato lo spirito. Non servono laboratori speciali e costose o dolorose analisi, né c’entra l’ingegneria genetica, si tratta solo di “cambiare mentalità”, nell’amore porre amore per le future vite. Non è eugenetica ma “igiene”, prevenzione, lungimiranza, rispetto.

 E infine…

 Venne Nasturzia. Che ahimè, mi diede un colpo basso. Benché io abbia certificazioni d’immunità da ogni male, Nasturzia si appigliò non a un malanno ma a un dettaglio fisico: il mio naso è scarsamente “ondogenico”, cioé non entra in giusta Risonanza con le onde dell’Elettromagnetismo Multilaterale: e potrebbe deformarsi nel micidiale Naso Peperone.

 Nasturzia mi ha abbandonato.

 Ma io agirò per vie legali! Tutto ciò travisa lo spirito genuino della PAPP. Lo giuro, il Naso Peperone non è affatto ereditario!