“Anche se sei stato cresciuto come un essere umano non sei uno di loro. Sono un grande popolo, Kal-El. Vorrebbero esserlo. Ma non hanno la luce che illumini loro la strada. Per questo soprattutto, la loro disposizione al bene, che ho mandato te… il mio unico figlio”. – Jor-El
Superman, nato su un pianeta ormai scomparso da tempo, è stato cresciuto da genitori adottivi in una fattoria in Kansas. Il bambino di nome Kal-El, ora è Clark Kent e anche se è vissuto tra gli uomini non è uno di loro. Sotto il sole giallo della Terra, può fare cose che gli umani possono solo sognare, ma è costretto a una doppia vita con l’identità del mite e tranquillo Clark Kent e a trasformarsi in segreto nell’Uomo d’Acciaio solo quando il mondo chiede il suo aiuto.Ma le emergenze mondiali sono ormai inascoltate da cinque anni, dal momento in cui Superman è misteriosamente scomparso. Senza di lui, la criminalità è aumentata nella città di Metropolis, senza contare il futuro distruttivo che prepara Lex Luthor, che è appena uscito di prigione e intende usare i segreti tecnologici di Superman per la sua gloria personale.Loris Lane, giornalista di punta del Daily Planet e unica donna mai amata da Superman, è cambiata da quando lui l’ha lasciata senza dirle una parola. Intanto ha vinto un Pulitzer con il saggio “Perché il mondo non ha bisogno di Superman” e poi è fidanzata col nipote dell’editore e ha un figlioletto di cui occuparsi.Ma per Superman la lunga ricerca di un posto nell’universo finisce ancora una volta nella fattoria dei Kent, la sola famiglia che ha mai conosciuto. Il suo destino è a Metropolis e uno sguardo colto negli occhi di Lois gli dice che quel posto, tra la gente piena di di difetti ma buona della Terra, è la sua vera casa.E con i piani di Lex che stanno per diventare operativi, il mondo avrà più bisogno che mai di Superman.E' questa la storia di Superman Returns, prodotto dalla Warner Bros. Pictures per la regia di Bryan Singer (X-Men, X-Men 2, I soliti sospetti), che racconta la storia di un amore impossibile e dell’uomo che lotta per conquistarlo ambientata nell’odierna Metropolis.Superman Returns è interpretato da Brandon Routh, Kate Bosworth (Beyond the Sea, Blue Crush), James Marsden (X-Men 2, Le pagine della nostra vita), Frank Langella (Unscripted), il premio Oscar Eva Marie Saint, Parker Posey, Kal Penn, Sam Huntington e il premio Oscar Kevin Spacey (Beyond the Sea, American Beauty, I soliti sospetti).Il film è basato sui personaggi creati da Jerry Siegel e Joe Shuster e pubblicato da DC Comics.

Il fenomeno e il regista

“Non esiste un paese in cui non conoscano Superman”, afferma il regista Bryan Singer, che si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica con I soliti sospetti, prima di dirigere blockbuster di successo come X-Men e X-Men 2. “Se portiamo la S di Superman nella giungla il cinquanta per cento la riconoscerà. In questo senso è un Supereroe globale”.“Ognuno è cresciuto con una versione o un’altra di Superman”, dice Dan Harris, che ha scritto la sceneggiatura con Michael Dougherty. “Quella del fumetto, quella della televisione, quella del cinema, ma tutti conosciamo l’Uomo d’Acciaio”.“L’insieme delle sue caratteristiche, l’invulnerabilità e la capacità di volare, è quello che lo ha reso così interessante ai miei occhi e a quelli di tanta altra gente”, continua Singer. “Fare la cosa giusta, affrontare qualsiasi situazione e poi alzarsi in volo… tutti noi abbiamo immaginato almeno una volta di poter essere come lui”.Da quando è apparso per la prima volta in un fumetto nel 1938, Superman è rimasto nella cultura popolare come simbolo universale dell’ideale del genere umano. “E’ stato il primo ad arrivare da un altro pianeta e incarna molte cose che noi, come esseri umani, possiamo solo sognare, in primo luogo la capacità di volare”, dice il produttore esecutivo Chris Lee. “Ma c’è anche la sua forza, la vista eccezionale e quel senso di giustizia. L’assenza di ambiguità è assoluta ed è rimasta intatta nei 70 anni della storia di Superman”.Al cinema l’Uomo d’Acciaio è arrivato per la prima volta nel 1941, in 17 straordinari corti d’animazione prodotti dai famosi Fleischer Studios, insieme a due serie live action. Da allora è apparso in cinque film, in tante serie televisive e in 35 titoli video e DVD. Il primo film è stato girato nel 1951, con il titolo Superman and the Mole-Men, con George Reeves, da cui è poi derivata una serie tv. Il primo film moderno è stato Superman di Richard Donner del 1978, con lo scomparso Christopher Reeve nel ruolo dell’Uomo d’Acciaio, e la leggenda del cinema Marlon Brando in quello del padre Jor-El. Il regista Bryan Singer ha visto il film da bambino, insieme alla madre, in un cinema del New Jersey il primo week end in cui è uscito. “L’ho adorato”, ricorda. “Dava vita ai personaggi in modo sorprendente ed esprimeva nello stesso tempo nostalgia e attualità. Mescolava senza sforzo le epoche”.In periodi di rapidi cambiamenti, culturali, industriali o tecnologici, Superman ha continuato a combattere per la verità, la giustizia e il bene. “Il mondo del 1941 era molto diverso da quello del 1978, che è molto diverso da quello di oggi”, dice Singer. “Credo che per Superman non si debba parlare tanto di cambiamento, quanto di evoluzione. Certo, ha combattuto contro cattivi diversi e ci sono state tante modifiche nel corso degli anni. Sicuramente in questo film affronta tutta una serie di situazioni nuove dopo una assenza di cinque anni. Ma una cosa rimane sempre la stessa… la sua capacità di essere un esempio e di fare il bene del mondo”.Per generazioni è stato colui che ha ricordato al genere umano le sue potenzialità e che ha salvato chi ha creduto in lui. Nel Superman di Donner, il Jor-El di Brando racconta al figlio che ha inviato a vivere sulla Terra che gli umani sono capaci di grandezza, ma non hanno la luce che mostri loro la strada.Superman Returns di Bryan Singer è l’erede spirituale di Superman e Superman II e utilizza elementi della performance di Marlon Brando nel ruolo di Jor-El.