Nella seconda metà degli anni ’80 inizia a diffondersi al di fuori dei circoli accademici il concetto di ipertesto. Apple decide di includere nel System 6.x Hypercard, un motore ipertestuale multimediale con un interprete di script, mentre sul fronte MS-DOS la Peter Norton Computing crea Norton Guide, che sarebbe diventato lo standard de facto della documentazione tecnica in ambiente MS-DOS. Come il celeberrimo (per quei tempi) Borland Sidekick, anche Norton Guide è un programma “TSR”, ovvero residente in memoria e richiamabile con un’opportuna combinazione di tasti; bisogna ricordare infatti che MS-DOS in modo nativo è un sistema operativo in cui può girare uno e un solo programma alla volta (la definizione non è tecnica, serve solamente a rendere l’idea).

Avendo la necessità di richiamare a piacimento i dati degli episodi di Star Trek mentre utilizzo altri programmi (tipicamente l’editor di messaggi FidoNet) verso il 1987 ho deciso di iniziare a costruire una Norton Guide su Star Trek. I dati disponibili sono pochi e le fonti non facilmente consultabili o integrabili come lo potrebbero essere oggi, ma con l’aiuto di riviste straniere, di qualche pubblicazione e di alcuni manuali del gioco di ruolo della FASA la Norton Guide di Star Trek cresce fino ad arrivare due anni dopo a quasi a 280k di testo, pari a circa 140 cartelle dattiloscritte.

Tuttavia, il motore Norton Guide è assolutamente rudimentale e inizia a far sentire le proprie limitazioni, così nel 1989 mi guardo in giro per vedere se esistono motori alternativi e inizio anche a sviluppare qualcosa io stesso a titolo di prova. Il problema maggiore è dato dal fatto che chi vuole vedere l’archivio ipertestuale dovrebbe scaricarsi anche il motore stesso, cosa poco pratica vista la velocità media dei modem di quel periodo. L’ideale sarebbe potersi appoggiare a qualcosa di preinstallato sui computer, proprio come Hypercard sui Macintosh. La soluzione ai problemi arriva, inaspettatamente, con il lancio di Windows 3.0: il sistema di aiuto in linea i Windows non è altro che un motore ipertestuale il cui compilatore è incluso in ogni kit di sviluppo software per Windows 3. La conversione è un po’ laboriosa e di fatto si salvano solamente i testi puri; il tutto è resto ancor più difficile dal formato dei sorgenti dei file di help di Windows, un RTF in cui i codici di formattazione del testo assumono significati particolari per il motore di visualizzazione. Nonostante alcuni problemi iniziali, nel 1990 nasce WinTrekHelp, che inizia a essere diffuso nelle BBS della rete FidoNet grazie anche alla creazione delle cosiddette FileNet, ovvero canali di distribuzione di file paralleli a quelli di distribuzione dei messaggi. La rete FidoNet permette anche di iniziare a raccogliere le segnalazioni e i contributi di varie persone (sempre tutte rigorosamente citate), la qual cosa unita all’aggiunta di The Next Generation fa aumentare notevolmente la dimensione di WinTrekHelp che nell’ultima edizione del 1997 arriva a sfiorare i 2 Mb di testo.

In quell’anno il fenomeno Internet è oramai esploso ed è chiaro che HTML è il nuovo standard per la presentazione di ipertesti. Nell’estate 1997 sviluppo quindi una serie di utility ad hoc che convertono (con non poco intervento umano) in HyperTrek i sorgenti RTF dell’oramai datato WinTrekHelp e qualche mese dopo arriva anche un nome a dominio dedicato al sito. Con Internet l’audience si allarga ulteriormente e con essa i contributi e il supporto da parte di amici, fan e visitatori occasionali che, molto cortesemente, danno una mano a migliorare l’archivio.

Nell’autunno del 1999 entro in possesso di uno dei primi modelli di Nokia 7110 immessi sul mercato, che dispone della neonata tecnologia WAP. Faccio immediatamente alcune prove e nel gennaio 2000, quando Omnitel, prima in Italia, attiva il servizio WAP, HyperTrek offre la possibilità di consultare le news anche via WAP. Tuttavia questa tecnologia mostra quasi subito tutti i suoi limiti e dopo un paio di mesi decido di togliere i file WAP dal sito, anche se il fatto di essere stato tra i primi ad avere pagine WAP ha permesso ad HyperTrek di essere citato in moltissimi (scarni) elenchi di siti che offrono quella tecnologia.

Terminata questa breve parentesi figlia del fenomeno delle dot-com, HyperTrek si ingrandisce sempre più, migliora il suo aspetto e si avvia verso la soglia delle 4000 pagine HTML.

Lo scorso anno, proprio alla fine dell’estate mi rendo conto che il sito rischia di cedere schiacciato dal suo stesso peso e inizio, quindi, a progettare una conversione in PHP e MySQL. Prima della fine del 2005 sono pronte le strutture delle tabelle dei database e dopo poco tempo anche il motore di visualizzazione e il sistema di contribuzione è pronto. Con l’essenziale aiuto di alcuni collaboratori inizia ancora una volta il lungo processo di riconversione e il primo aprile (data scelta di proposito) del 2006 HyperTrek va online con il nuovo motore PHP. Non tutte le pagine sono pronte, ma la pubblicazione serve a verificare la tenuta della struttura a contatto con Internet. I risultati sono buoni e il 18 agosto di quest’anno viene convertita l’ultima delle 3932 pagine HTML: le pagine della versione nuova sono diventate 9867. Il lavoro è tutt’altro che finito perché durante l’anno richiesto dalla conversine si sono accumulate moltissime segnalazioni e aggiunte che sono in fase di smaltimento: mentre sto scrivendo www.hypertrek.info/index.php/statistiche dice che HyperTrek contiene 9927 pagine.

Questa è la storia di un sito che deve tutto ai fan italiani (e non) di Star Trek, al loro spirito di collaborazione e alla loro pazienza. Non citerò qui le tantissime persone il cui indispensabile aiuto ha permesso di partire nel 1987 con una Norton Guide e di arrivare quasi 20 anni dopo ad un sito in PHP e MySQL, ma vi invito ad andare a leggere i loro nomi su www.hypertrek.info/index.php/credit.

L’avventura continua.