Star Trek ha compiuto il suo 40° anno di vita. Un bel risultato per un telefilm che era partito con molte ambizioni e si era ritrovato a chiudere i battenti dopo solo tre stagioni. Eppure - dalla fatidica data dell’8 settembre 1966, quando sulle frequenze della NBC venne trasmesso il primo episodio della serie classica (The Man Trap, per la cronaca, in italiano Trappola umana) - la serie creata da Gene Roddenberry è diventata un vero e proprio fenomeno culturale in tutto il pianeta. Non c’è paese dove la serie classica o una delle sue successive incarnazioni non siano state trasmesse, per non parlare dei dieci film e di tutto quello che viene sintetizzato nella parola merchandising (libri, fumetti, gadget, etc.).Un ruolo centrale nel fenomeno Star Trek l’hanno svolto i fan, fin dall’inizio. Sono stati loro a sostenere la serie classica, quando dopo sole due stagioni gli alti papaveri della NBC volevano chiuderla - permettendo la realizzazione di una terza stagione - e sono stati sempre loro a sostenere le repliche della Serie Classica e i successivi serial, trasformando Star Trek in un fenomeno senza pari.È singolare che tale anniversario cada, forse, in uno dei momenti più bassi di tutta la storia della saga televisiva: l’ultima serie, Enterprise, ha chiuso in battenti dopo quattro stagioni, forse, per mancanza di idee fresche; l’ultimo film, La nemesi, non ha riscosso il successo voluto. Ma gli appassionati dovranno attendere fino al 2008. Per quell’anno, infatti, è già stato annunciato il prossimo film, di cui per il momento si sa solamente che il principale artefice sarà J.J. Abrams, autore della serie cult del momento, Lost, nonché regista dell’ultimo film di un’altra serie televisiva cult degli anni sessanta, Missione Impossibile.C’è da sperare, dunque, per un ritorno alla grande di una serie televisiva che ha fatto la storia della televisione e ha affascinato più di una generazione di giovani e meno giovani.

E a proposito di ritorni, c’è anche quello di Delos Science Fiction da festeggiare. La più importante e longeva rivista telematica di fantascienza ha ripreso a pieno ritmo la sua più che decennale vita editoriale, dopo un momento di riassestamento. Come già sapete, Delos è stata integrata in Fantascienza.com e rappresenta lo spazio di approfondimento del portale. Da un lato c’è il Corriere della Fantascienza che vi delizia quotidianamente con le sue news e dall’altro lato c’è Delos che vi proporrà di volta in volta servizi, interviste, speciali, rubriche e altro ancora. Come sarà la nuova Delos? Legata, per quanto è possibile, a temi d’attualità, che proveremo ad approfondire con la competenza e la passione che da sempre contraddistinguono i collaboratori della nostra rivista.

Questo numero è dedicato a Star Trek, con uno speciale che ci (tele)trasporta alle origini della saga di Roddenberry, ma ci proietta anche nella sua più recente incarnazione: le fan-fiction, serial girati dagli appassionati in povertà di mezzi, ma spesso con un’apprezzabile ironia di fondo ed un’originalità che nulla hanno da invidiare alle produzioni professionali. C’è, poi, un viaggio alla scoperta di quegli scrittori di fantascienza (Theodore Sturgeon, Harlan Ellison, Richard Matheson, tanto per citarne alcuni) che hanno contribuito al successo e al fascino della serie classica e, ancora, una breve rassegna sui principali eventi che si sono svolti per festeggiare il 40° anniversario di Star Trek e sui gadget più interessati sfornati per l’occasione. Lo speciale è chiuso da un’intervista ad Alberto Lisiero, Ammiraglio e mente organizzatrice dello STIC (Star Trek Italian Club) che proprio quest’anno ha raggiunto i vent’anni di attività e un articolo sulla storia di HyperTrek, la più importante enciclopedia su Star Trek in lingua italiana, un vero monumento che ha contribuito non poco a far conoscere la saga di Roddenberry in Italia.

Accanto allo speciale troverete ben due interviste: la prima a Ian Watson (del quale potete leggere su Robot 49 un bel racconto scritto a quattro mani con il nostro Roberto Quaglia), lo scrittore inglese che è stato ospite della XXX Italcon nel 2004; la seconda allo scrittore italiano Luca Rastello, autore del romanzo Piove all'insù, dove omaggia Urania, la più longeva delle pubblicazioni fantascientifiche. Ma queste solo solo le prime di una serie di interviste che abbiamo nel cassetto. Mentre per la sezione rubriche, abbiamo un’intervista a Fabio Sau, un giovane sardo che si è ritrovato a vivere un’esperienza unica… ai confini di Marte. Infine i racconti, come sempre, scelti da Milena Debenedetti, a cui va un mio personale e sincero ringraziamento.

Lasciatemi, in conclusione, ringraziare alcune persone. Innanzitutto Silvio Sosio, che da direttore irresponsabile mi ha voluto accanto a sé alla condirezione della rivista, e Luigi Pachì che di Delos, insieme a Silvio, è stato uno dei fondatori. Un grazie di cuore, per i consigli e l’incoraggiamento, a Vittorio Curtoni, sempre disponibile con tanti di noi giovani adepti fantascientifici. Dulcis in fundo, vorrei ringraziare tutti i collaboratori, le cui firme potete leggere in calce agli articoli di questo e dei prossimi numeri: senza di loro, Delos, semplicemente, non sarebbe quello che è.Per il momento è tutto: non mi resta che augurarvi Buona Lettura e salutarvi alla maniera di Spock: Live Long and Prosper.