Dedicato agli scettici

Meglio non <i>voler credere</i> a tutti i costi, bensì cercare con animo scettico ma aperto, le prove scientifiche a suffragio dell'esistenza di altre intelligenze cosmiche oltre alla nostra.
Meglio non voler credere a tutti i costi, bensì cercare con animo scettico ma aperto, le prove scientifiche a suffragio dell'esistenza di altre intelligenze cosmiche oltre alla nostra.
Ma chi può essere davvero sicuro che queste e altre congetture ragionevoli siano applicabili a civiltà tecnologicamente molto più avanzate della nostra? Se ad esempio si dimostrasse scientificamente la natura artificiale e non terrestre di fenomeni terrestri tuttora non spiegati come le luci di Hessdalen, sarebbero queste da considerare oggetti convenzionali secondo i parametri umani? Difficile dirlo. Potrebbero sussistere casi in cui il progresso tecnologico di eventuali civiltà galattiche dall'evoluzione spiccatamente notevole e diversa dalla nostra potrebbe rendere del tutto incomprensibili ai nostri occhi (e ai nostri attuali strumenti) certi fenomeni fisici. Mai come in questo contesto risulta vera la celebre frase di Arthur C. Clarke secondo cui una tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. Possiamo dunque ritenerci sufficientemente presuntuosi dal punto di vista tecnologico da essere certi che non esista una tecnologia più avanzata della nostra che ci risulti a tutti gli effetti una magia? La risposta, ovviamente, è "no", ma ciò non elimina la necessità di una rigorosa metodologia di indagine scientifica e codificata, in grado di garantire un determinato tipo di approccio verso la ricerca scientifica forse più delicata ed eccezionale che l'uomo si è mai apprestato a condurre. Questo è proprio ciò che il SETV si propone, affiancandosi così definitivamente, con le sue prerogative di ricerca e i suoi propri metodi di analisi, agli ambiti che fino a poco tempo fa erano stati solo dell'ufologia. E se a questo punto ritenete che sia una perdita di tempo e credete che, rispetto all'argomento "Extraterrestri sulla Terra" sarebbe più saggio mostrarsi scettici fino all'osso, vi proponiamo il paragrafo con cui Cocconi e Morrison chiusero il loro articolo, rivolgendosi proprio agli scienziati (e allora erano certo più di oggi) che si sarebbero dimostrati oltremodo scettici di fronte alle loro ipotesi:

"Il lettore potrà anche consegnare completamente tutte queste speculazioni ai territori della fantascienza. Dal canto nostro, noi affermiamo che la linea tracciata dai nostri argomenti dimostra che la presenza di segnali interstellari è interamente consistente con tutto ciò che conosciamo adesso e che, se i segnali esistono, abbiamo a disposizione i metodi per individuarli. Pochi negheranno la profonda importanza, pratica e filosofica, che l'individuazione di comunicazioni interstellari avrebbe. Siamo perciò convinti che una ricerca discriminata di tali segnali meriti uno sforzo considerevole. Le probabilità di successo sono difficili da stimare, ma se non iniziamo mai a cercare, le probabilità di successo sono zero."

(G. Cocconi - P. Morrison, 1959)

Del resto, se fossimo davvero soli sarebbe un bello spreco di spazio, no?