Nel 1973 Ballard torna al romanzo con Crash (tit. it. Crash, I Grandi Tascabili Bompiani 610, Bompiani, Milano, 1999) da cui venne tratto più di venti anni dopo, il film omonimo per la regia di David Cronenberg. Il romanzo è un prolungamento ideale dei racconti di Atrocity Exhibition, il desiderio di morte attraverso uno scontro automobilistico e il desiderio di notorietà coinvolgendo nello scontro gente famosa sono però solamente il filo conduttore di un romanzo tenuto insieme da una scrittura ad altissimo livello. Dopo The Concrete Island (1974) arriva nel 1975 High Rise (tit. it. Il Condominio, Edizioni Anabasi, Milano, 1994); il discorso di Ballard inizia a concludersi tornando alla catastrofe. In questo caso non abbiamo un elemento naturale, l'elemento apportatore di catastrofe è un gigantesco condominio dove gli abitanti tornano a uno stadio puramente primitivo, bestiale, ancora una volta una devoluzione. Nuovamente non possiamo fare a meno di notare l'uso che fa Ballard delle costruzioni umane, autostrade, raffinerie, palazzi, per dare il senso di una decadenza e una desolazione che sono puramente e semplicemente decadenze e desolazioni dell'anima.

Ballard continua la sua attività nel corso degli anni, pubblicando ancora antologie sino al romanzo Hello America (1981, tit. it. Hello America, Rizzoli, Milano,1989) che si presenta forse come uno dei suoi romanzi più commerciali, tutto basato com'è su una riscoperta dell'America dopo la catastrofe, un romanzo sicuramente estremamente godibile ma molto lontano dalla profonda complessità psicologica delle sue opere precedenti.

Nel 1984 Ballard si allontana dal mondo della fantascienza, che non lo ha mai amato particolarmente, ritenendolo, probabilmente non a torto, quasi un immigrato clandestino con i documenti non del tutto in regola. Il risultato è Empire of the Sun, (L'Impero del Sole Rizzoli 1990), sulle sue esperienze di ragazzo in un campo di prigionia. Da questo romanzo ma soprattutto dal film trattone da Steven Spielberg, Ballard riceverà la popolarità verso il grande pubblico che gli era mancata come semplice autore di fantascienza. Malgrado il romanzo non sia di fantascienza è nondimeno interessante perché ritroviamo in esso probabilmente l'origine di molte immagini di Ballard, gli hangar abbandonati, le pozzanghere disseccate, non c'è la fantascienza, ma la pagina è indubbiamente di Ballard. Nel 1991 il romanzo ebbe un seguito con The Kindness of Women.