José Luis Zárate è nato a Puebla, in Messico, il 20 Gennaio 1966. Ha studiato al Colegio de Lingüística y Literatura Hispánica nella Benemérita Universidad Autónoma de Puebla. È uno dei più attivi autori contemporanei di fantascienza del Messico. Ha una lunga lista di riconoscimenti nazionali e internazionali. Tra quelli vinti all’estero vi è il Premio Internazionale MECyF, in due occasioni: nel 2003 con il romanzo Voces del mar e nel 1998 con La ruta del hielo y la sal. Nel 2001 è stato invitato quale rappresentate del Messico al Festival Internazionale di Fantascienza utopistica di Nantes, in Francia. Ha inoltre ricevuto una menzione speciale nel Premio UPC di Fantascienza 2000, conferita dalla Universitat Politécnica de Catalunya per il romanzo Del cielo profundo y el abismo. Inoltre, ha vinto il premio nazionale Kalpa (1992) per il miglior racconto messicano di fantascienza per la decade degli anni ottanta con il racconto El viajero. Il Circolo Argentino di Fantascienza gli ha conferito il premio Más allá nel 1992. Ha pubblicato, tra gli altri, i libri Hyperia (1999), Las razas ocultas (1998), Xanto, Novelucha Libre (1994) e La ruta del hielo y la sal (1998), considerato uno dei migliori libri del 1998 dalla rivista La Jornada. I suoi racconti sono stati pubblicati in numerose riviste e antologie di fantascienza. Tra le sue opere più recenti è da ricordare Quitzä y otros sitios (2002). José Luis Zárate, insieme con altri otto autori sudamericani, anima l'antologia Schegge di Futuro (www.letturefantastiche.com/schegge_di_futuro.html), curata da Gianluca Turconi.

Come mai hai accettato di entrare a far parte di un'antologia dedicata al pubblico italiano?

In verità ciò che mi ha interessato è stato che fosse un e-book. Più o meno come gli editori, le case discografiche hanno visto il proprio mercato restringersi per il download (gratuito e non) di materiale da Internet; Kodak e altre imprese di fotografia hanno dovuto ristrutturarsi o scomparire per competere nel mercato digitale.Il libro in carta è sul punto di divenire una tecnologia obsoleta come il VHS. Gli ipod sono carini, gli ebooks aspettano il loro spazio.Inoltre, c’era anche la generosa offerta di tradurre i racconti. L’informazione deve essere libera, ma la barriera della lingua ci confina su piccole isole. Quando si viene tradotti, ci si chiede: che penseranno i lettori italiani dei nostri scritti? Potremo giocarceli all’altro lato del mondo? Aspetto con impazienza qualche commento, una rassegna, che qualcuno lo commenti sul suo blog.

Cosa puoi dirci della fantascienza in Messico?

Editorialmente, suppongo sia uguale al resto del mondo. Porte chiuse per i nuovi autori, si comprano solo i bestseller mondiali, sfiducia per le buone alternative, e tutto ciò che potrebbe rendere dura la vita se non esistessero altri canali di distribuzione.Non c’è una rivista culturale in Messico che abbia più lettori dei diversi blog esistenti sugli argomenti più svariati. Gli scrittori di tutto il paese interscambiano materiale senza sostenere costi di spedizione (costa 40 dollari inviare una lettera in Italia come posta raccomandata, perciò l’interscambio necessario per preparare l’antologia sarebbe stato realmente oneroso senza Internet)I computer sono ancora un articolo di lusso e sfortunatamente anche i libri (30 dollari per i titoli principali e non in edizione pregiata).Prima che ci fossero le fanzine, le riviste si facevano con le fotocopie. Un sacco di gente sta scrivendo, della narrativa di genere o di ciò che vogliono, liberi dall’obbligo di piacere a qualche editore. Non guadagnano un centesimo, ma possono fare modo che si leggano le loro opere e ciò li rende realmente interessanti. Potrei menzionare autori che scrivono generi alternativi. Alberto Chimal per esempio, Bernardo Fernández BEF, Gerardo Porcayo, Verónica Murgia e molti altri, che lentamente si stanno costruendo una massa critica che spero esploderà, un giorno.

In Schegge di Futuro, il tuo racconto Hyperia vede il sesso al centro dell'attenzione Pensi che il sesso possa conciliarsi con la fantascienza?

Be’, il sesso è sempre una buona compagnia. Ciò che mi sembra strano è l’opposto, che non si menzioni più. La descrizione di un nuovo ambiente e di nuovi paradigmi muove le nostre idee. La famiglia nucleare, monogamica, patriarcale sta, attualmente, naufragando a causa delle sue contraddizioni interne, qualcosa la sostituirà. Cercare di scoprire questo "qualcosa" è estremamente divertente per uno scrittore. Posso sbagliarmi completamente, è naturale, ma ciò non toglie che sia interessante provarci. Ciò che ha di buono il futuro è che ci sorprende sempre. Dopo l’esilarante frase della "fine della storia", che si può dire ancora? C’era un’epoca in cui sembrava che tutta la tecnologia ci conducesse allo spazio esterno, oggi il digitale ci porta invece allo spazio interiore. Racconto un aneddoto: era Natale, giorno di parenti molesti e feste obbligate, e tutto ciò che volevo era andarmene con i miei amici; accesi il computer e stavano lì: linee scritte, che sorgevano dallo schermo.

Nel tuo racconto abbondano le droghe e i cyborg. Credi davvero che questo possa essere il nostro futuro?

Le droghe si sono evolute, droghe ricreative, droghe per provare a normalizzarci, droghe sintetiche, con interessanti effetti collaterali, soprattutto quelle medicinali. Che qualcuno scopra qualcosa di davvero sorprendente è solo questione di tempo e denaro. E nel campo delle droghe, ci sono entrambi.Cartelli governativi? Le droghe per convincerci che non ci piacciono le droghe già ce le stanno somministrando, che lo vogliamo oppure no.