James Rollins in pochissimo tempo si è conquistato l’attenzione di moltissimi lettori che sono rimasti affascinati dai suoi romanzi dove tecnica, scienza e avventure mozzafiato avvincono il lettore sin dalle prime pagine. In occasione della presentazione del suo ultimo romanzo L’ordine del sole nero (Editrice Nord), lo scrittore è stato in Italia e Fantascienza.com l’ha intervistato.

Una domanda classica per farla meglio conoscere ai nostri lettori: puoi dirci “chi è” James Rollins. Dove è nato, studi fatti, dove vive, cosa fa oltre che scrivere?

James Rollins è nato a Chicago, Illinois, e ha studiato per diventare veterinario, attività che oggi svolge come volontario. Oltre a scrivere, per divertimento mi dedico alla speleologia e alle immersioni subacquee, e da poco ho iniziato a fare alpinismo. Vivo a Sacramento, in California.

Come mai la scelta di fare il veterinario?

Ho sempre voluto farlo, fin dalla terza elementare. Ero quello che trascinava a casa il cane del vicino dicendo che era randagio. Scrivere era un hobby e non pensavo di poter vivere facendo lo scrittore.

Quali sono state le sue letture giovanili, quelle che hanno avuto una certa importanza nella sua formazione?

Moltissimi romanzi di avventura seriali, come Doc Savage. Poi Verne e Wells. Tutti i romanzi su Tarzan e, sempre di Burroughs, la serie di Marte.

Quali sono i suoi autori preferiti attualmente?

Clive Cussler, Michael Chricton, Stephen King, Hames Patterson, Douglas Preston, Lincoln Child e tantissimi altri.

Quali sono i suoi hobby, il passatempo preferito, insomma come passa il suo tempo libero?

Amo fare lo speleologo e il subacqueo. E mi piace molto anche viaggiare.

Come e quando ha sentito la necessità di scrivere, che aveva qualcosa da raccontare?

Ho tre fratelli e tre sorelle e, da quando ero bambino, amavo raccontare loro delle storie. In realtà, secondo mia mamma più che racconti erano fandonie. Ma ho iniziato a scrivere durante il liceo e all'università. Poi, quando sono diventato veterinario, ho smesso e non ho più scritto per dieci anni, dicendomi però che un giorno o l'altro avrei ripreso. A trent'anni mi sono detto: basta parlarne, adesso scrivo davvero.

Perché ha scelto di scrivere sotto pseudonimo, anzi due? Magari la difficoltà di ricordare il suo cognome? Oppure non voleva uscire troppo presto “allo scoperto”?

Ho venduto un libro di avventura e uno di fantasy nello stesso mese e a due editori diversi. Nessuno di loro amava il mio vero nome (James Czajkowski) e nessuno voleva che l'altro pubblicasse il suo stesso autore. Così James Clemens pubblica fantasy e James Rollins pubblica avventura. Clemens era il vero nome di Marc Twain e, poiché proveniva dalla mia stessa zona, mi sono detto che se quel nome non lo aveva voluto lui lo potevo usare io. Rollins, invece, l'ho ottenuto modificando il nome di mio padre, Ronald.

Ha avuto difficoltà a trovare un editore? Quali consigli può dare ad altri scrittori alle prime armi?

Sono stato rifiutato da 49 agenti (tengo ancora nel cassetto le loro lettere), poi il cinquantesimo ha venduto due miei libri in un solo mese. Quindi, posso dare due consigli agli aspiranti scrittori: innanzitutto, leggere. Continuare a imparare, ad apprendere. Secondo un vecchio detto, "uno scrittore deve scrivere tutti i giorni". E io aggiungo: "e leggere tutte le notti". Il secondo consiglio è: perseverare. Io ne ho sperimentato e dimostrato l'importanza.

Per che tipo di lettore lei scrive?

Scrivo innanzitutto per me stesso, nel senso che scrivo quello che mi piacerebbe leggere. Così mi diverto a scrivere e mi auguro che si diverta anche chi mi leggerà.

Come procede quando si mette alla scrivania per scrivere? Ha abitudini particolari?

Mi impongo di scrivere non tanto per un certo tempo, quanto un determinato numero di pagine. Per la precisione, sei pagine al giorno, e impiego, facendo una media molto generica, circa un'ora per pagina. A volte sono più veloce, e mi posso premiare smettendo prima; altre volte, invece, ci lavoro tutto il giorno. Sono molto disciplinato. Avvio il processo di scrittura prima del primo caffè della mattina. Poi, una volta preso il ritmo, continuo senza problemi.

Come sceglie i temi dei suoi romanzi?

I temi provengono da spunti sempre diversi. A volte è per un'osservazione nel campo scientifico, altre volte un documentario su History Channel mi fa domandare "e se…". Oppure un servizio della National Geographic mi fa venire voglia di visitare un certo luogo.

La serie di romanzi sull’Organizzazione Sigma avrà dei seguiti?

Sì, continuerà con libro appena finito, The Judas Strain, che sarà pubblicato in estate negli Stati Uniti, e anche con il romanzo seguente, per il quale sto facendo ricerche. Ma, detto ciò, vorrei aggiungere che non tutti i membri della Sigma sopravviveranno…

Come “ vede” la storia tra Grayson Pierce e la bella Tenente dei carabinieri di Roma?

Il loro rapporto arriverà di certo a un punto decisivo... Positivo o negativo, lo scoprirete leggendo!

Con lo pseudonimo di James Clemens ha pubblicato i romanzi fantasy Witch' Fire, Witch' Storm e Witch' War. Ne ha scritti altri e pensa che saranno pubblicati in Italia?

Ce ne sono stati altri due: Witch' Gate e Witch' Star. E poi altri due romanzi di un'altra serie: Shadow Fall e Hinterland, quest'ultimo pubblicato due mesi fa negli Stati Uniti. Al momento, però, non so dirle se anche i libri di James Clemens verranno tradotti in Italia.

Qualche anticipazione sul prossimo romanzo?

In The Judas Strain ci sarà ancora la Sigma. Questo romanzo riguarda un mistero legato a Marco Polo, al codice genetico umano e... alla scrittura angelica. Sì, perché nel Trecento visse un signore tedesco che affermava di scrivere su suggerimento degli angeli e in una scrittura nuova che è una variante dell'ebraico. Era molto famoso, perché inventava codici segreti...