Molto presto anche noi potremo vivere le due facce opposte del 2044, così come lo aveva immaginato l'autore Ernest Cline nel romanzo da noi intitolato solo Player One ma il cui film ha mantenuto il titolo originale anche nel suo arrivo nelle nostre sale.

Quindi, per meglio prepararvi a scoprire un mondo da un lato fatto di pura miseria e dall'altro di totale meraviglia, eccovi i dettagli principali da conoscere, i quali non contengono particolari spoiler, ma vi spingeranno sicuramente a cercare i vostri easter egg personali durante la visione.

Il plot

Il romanzo uscito nel 2011, come il film, immaginano un 2044 afflitto da una crisi energetica mondiale, riscaldamento globale, sovrappopolazione e stagnazione economica. Per far si che la gente possa fuggire da una realtà sempre più decadente, è stato creato un mondo virtuale persistente chiamato Oasis, accessibile tramite gli occhiali per la realtà virtuale e  dei guanti in grado di dare la sensazione di stare effetitvamente toccando cose e persone (o meglio personaggi) all'interno di Oasis.

Ma quando il suo creatore John Halliday (Mark Rylance) muore, lascia un messaggio al mondo: una gara all'interno di Oasis per trovare l'easter egg per eccellenza, che farà guadagnare cinquecento miliardi di dollari al vincitore nonché il controllo del mondo virtuale.

Ma Nolan Sorrento (Ben Mendelsohn), capo della multinazionale Innovative Online industries, vuole il controllo di Oasis tutto per sé e non si fermerà davanti a nulla per ottenerlo.

Cosa non ha voluto Spielberg e quanto ha funzionato

Come sa chi ha visto i trailer (che potete scoprire all'interno dell'articolo), il film è una festa per gli occhi di ogni appassionato di cinema, serie tv, videogames e qualsiasi altra icona pop dagli anni ottanta fino ai giorni nostri, vedi i personaggi del videogame Overwatch. Freddy Krueger, il furgone dell'A-Team, Akira, Il gigante di ferro, sono solo alcuni delle decine e decine di omaggi che compaiono durante la storia. Ma Spielberg aveva posto una condizione: non dovevano esserci easter egg legati ai suoi film che fossero diretti o solo prodotti.

Aveva accettato la comparsa della DeLorean di Ritorno al futuro, ma quando aveva visto dipinto su un muro il familiare ghigno di un Gremlins aveva posto il veto. Salvo scoprire che, durante la post-produzione, qualcuno lo aveva reinserito in un altro contesto a sua insaputa. E su quello ha dovuto cedere.

Ma il Fratelli's Diner, ovvero un riferimento a Goonies, non ha ricevuto la sua approvazione, mentre gli scenografi sono riusciti a nascondere nella stanza stracolma di oggetti di Wade (Taye Sheridan) una copia del libro originale Schindler's Ark (L'arca di Schindler).

Star Wars

In un primo momento era comparsa online la notizia che la Disney non aveva dato l'autorizzazione a inserire elementi dalla saga di Star Wars, cosa effettivamente accaduta, ma come ha poi spiegato lo stesso regista nell'intervista che vedete qui sopra, dopo che ogni altra casa di produzione aveva accettato di vedere comparire i propri IP, ora se cercate con attenzione, potreste vedere in giro un X-Wing e R2-D2, ma non aspettatevi riferimenti alla nuova saga: Oasis è un gigantesco omaggio agli anni ottanta e novanta e non poteva esserci spazio per Kylo Ren o BB-8.

Last Action Hero

A seconda dei casi (per chi lo conosce) Last Action Hero, datato 1993, è un gioiello meta-cinematografico sottovalutato o uno dei più brutti film con Arnold Schwarzenegger, ma una cosa ha in comune con Ready Player One: lo sceneggiatore Zak Penn. il quale aveva espressamente vietato riferimenti al film da lui firmato come sceneggiatore (la regia era di John McTiernan, all'epoca all'apice del successo dopo Die Hard). Eppure, proprio in una delle sequenze iniziali, se date un'occhiata all'insegna di un cinema davanti al quale le auto passano durante la loro corsa forsennata, scoprirete che il film proiettato è Jack Slater III, cosa che ha stupito lo stesso Penn, il quale lo ha scoperto solo durante la prima proiezione, ammettendo comunque quanto gli avesse fatto piacere vederlo.

Ma, potremmo aggiungere noi, nel film il giovane protagonista vedeva al cinema i trailer di Jack Slater IV, che non sia ancora arrivato in Oasis?

Perché Spielberg ha accettato

Per il regista Ready Player One contiene sette se non dodici film al suo interno, ma il motivo per cui ha accettato di farlo è perché è un perfetto ammonimento:

Vogliamo esistere nella realtà o vogliano esistere in una universo di puro escapismo? Questi temi erano molto profondi per me.

Non ha caso, aggiunge, ci ha lavorato per tre anni, ma ogni tanto tornava alla realtà, girando Il ponte delle spie e il recente The Post.

Il cast è stato davvero in Oasis

Il film è stato girato in un set completamente bianco, e gli attori indossavano gli occhiali Oculus per vedere il set reale, ovvero Oasis. 

Abbiamo vissuto dentro le nostre fantasie per cinque mesi, fare affidamento sulle nostre sensazioni lo rendeva speciale.

Ha racontato la protagonista Oliva Cooke, ovvero Art3mis/Samantha.

Il segreto

Esiste un easter che fa riferimento a un famoso film horror, ma quando i giornalisti hanno provato a chiedere informazioni al regista, lui ha detto che vuole che alcune cose rimangano segrete fino al giorno della proiezione. Sono le reazioni dopo la visione quelle che gli interessano.

Fateci sapere se scoprite di quale film stanno parlando.

Il sequel

Come già riportato tempo fa, lo scrittore Ernest Cline è attivamente al lavoro sul sequel del romanzo, supportato dallo stesso Spileberg, ma ha voluto porre una condizione: non vedrà il film finché non avrà finito almeno la prima stesura del romanzo, perché non vuole essere condizionato dalla versione cinematografica del primo capitolo mentre scrive il secondo. È una storia che nasce fondamentalmente per i fan del libro ma che può fare da base per (l'eventuale, se andrà tutto bene) il sequel cinematografico.

Ready Player One arriva da noi il 28 marzo, vi lasciamo con il trailer più recente: e voi cosa farete, andrete a esplorare Oasis?