Fredric Brown
Fredric Brown
Il "cubo spaziotemporale" parte a folle velocità verso Dar. Gli alieni vogliono accontentare il terrestre per vedere come reagisce, ma alle analisi uno dei due dice:

- Che strano. Il suo metabolismo dipende dal C2H5OH... Alcol. Fondamentalmente, almeno. Vedo che è presente nel suo sistema circolatorio per il 234 per cento. Direi che sia l'unico nutrimento di questa creatura.

- Ragazzi - implorò Hanley - muoio se non mi date da bere, perché non la piantate e passate la bottiglia?

- Un momento - disse il secondo dariano. Due minuti dopo tornò con un recipiente graduato contenente un liquido ambrato e limpido. Hanley annusò, poi assaggiò:

- Sono morto! Questa è ambrosia, nettare degli dei, non esiste roba simile. Non c'è, sulla Terra.

- Non siamo sulla Terra - disse uno dei due.

Naturalmente, tutte le "prove" di abilità cui Hanely viene sottoposto falliscono miseramente: i dariani pertanto appurano che il terrestre "non coordina", è "troppo stupido per adibirlo anche al più elementare lavoro fisico", e quando gli chiedono di correre finché non si sentirà stanco, Hanley scola mezza bottiglia, muove due passi e poi stramazza al suolo.

- Incredibile. Ma forse cerca di ingannarci - disse il primo dariano.

- Ingannarci? - l'altro scosse il capo. - Questo tipo di creatura non può esserci di alcuna utilità. D'accordo, lo porteremo con noi secondo il protocollo, ma come esemplare per il giardino zoologico. E' l'essere più strano che abbiamo scoperto fra milioni di pianeti.

E così, ora Al Hanley è in una grande gabbia di vetro a Dar, capitale che governa migliaia di mondi. Occupa il posto d'onore, come meritano gli esemplari più stupefac