- Ho progettato un meccanismo di attrazione reciproca tra i due segni, talmente forte da diventare una delle direttive primarie della loro società. Il meccanismo prescinde da considerazioni razionali riguardanti la volontà di perpetuazione della specie; inoltre si giova di un rinforzo che ho indicato con il termine "amore", in grado di correlare il processo alle loro spinte ideologico/culturali.

- Vedo che ha pensato proprio a tutto. Non mi è chiaro però che cosa garantirà la continuità verso l'obiettivo supremo di conoscenza/miglioramento del cosmo, data la breve esistenza individuale di queste creature.

L'ineffabile Progettista lasciò trascorrere una piccola frazione di rotazione della Grande Ruota: voleva sottolineare la sua più brillante invenzione.

- Ognuno di questi individui, pur essendo consapevole, a livello razionale, della propria finitudine e transitorietà, agirà, in pratica, come se fosse immortale, contribuendo così a portare avanti anche quei progetti che non potrà vedere ultimati. Ho provveduto inoltre a fornire un superobiettivo di seconda intenzione, che sia condivisibile da parte di tutte le unità pensanti.

Era il momento di sfoggiare tutto il suo ingegno.

- Questo obiettivo - continuò - espresso in vari modi nelle loro costruzioni materiali o metafisiche, sarà quello di sconfiggere la terminazione/morte; senza che, peraltro, possano riuscirci mai.

Il Relatore sembrava del tutto conquistato.

- Che raffinatezza! L'obiettivo comune sarebbe, dunque, di annullare questa... "morte", cioè lo strumento stesso della liberazione dalle catene dell'immortalità. Ma in che modo potrebbero mai riuscirci se, come lei sostiene, saranno razionalmente consapevoli della loro finitudine?

- La loro conformazione psicologica prevedrà altresì una quota almeno pari, se non superiore, di irrazionalità. Molti si sforzeranno di modificare tramite la scienza le leggi che governano i loro corpi, onde allungare indefinitamente le loro vite. Altri saranno convinti che, dopo la morte, la loro vita proseguirà per l'eternità in forme diverse. Altri ancora saranno invece spinti a lasciare una traccia del loro passaggio: una "fama" che li renderebbe immortali se non altro per i posteri attraverso gesta nobili ed eclatanti, scoperte o invenzioni, rivoluzioni sociali... Sarà proprio questo a dare un significato alla loro storia.

- Lodo la sua articolata e complessa opera: non si poteva fare di meglio. Dove ha sperimentato, finora, il suo progetto?

- Su un piccolo pianeta di una stella nana gialla, nella periferia della Grande Ruota Galattica. Per motivi di sicurezza non ho voluto operare in prossimità del centro.

- Encomiabile precauzione, ma sono convinto che la soluzione da lei trovata al problema dell'immortalità sia la migliore possibile. Riferirò in tal senso al Consiglio, e se la verifica che faremo confermerà che su quei pianeta è stato raggiunto l'equilibrio e la piena armonia cui aspiriamo da sempre, potremo adattare il suo progetto alla nostra società. Che il GrandeTempo sia con noi.

E si congedò dal Progettista, che rimase a meditare a lungo, soddisfatto, sulla sua Creazione.