Ci sono poche esperienze dell'esistenza che ci condizionano e a cui ci assuefacciamo come il clima. Il cielo è spesso la prima cosa che guardiamo al mattino e non di rado, siamo ancora in pigiama che buttiamo un occhio alla colonnina di mercurio appesa fuori della finestra. Pressione e umidità influiscono sul nostro umore e sul nostro corpo. Sul tempo sono stati inventati detti popolari e indugiano volentieri i luoghi comuni. In media, ci informiamo sulle previsioni del tempo almeno una volta al giorno, e fin dalla nascita ci abituiamo a cicli stagionali che contribuiscono al governo dei cicli biologici di tutte le cose viventi. Ebbene, in questo complesso sistema di variabili che si influenzano l'una con l'altra, il parametro che la fa da padrone è uno solo: la temperatura. Tutto cominciò miliardi di anni fa, con una botta di fortuna mica da ridere, quando la Terra iniziò a formarsi su un'orbita termicamente favorevole rispetto alla radiazione solare. Insomma, il nostro pianeta si è messo a girare non troppo lontano dal Sole e nemmeno troppo vicino. Come avrebbero potuto strisciare fuori dagli oceani le prime forme di vita, su un corpo celeste privo di acqua allo stato liquido? Che l'acqua fosse tutta ghiacciata o tutta evaporata, il risultato sarebbe stato lo stesso: non sareste stati qui a leggere questo articolo! A una distanza media di 149.600.000 km dal Sole, la Terra riceve una quantità di radiazione solare pari a 240 watt per metro quadrato, ed è proprio questa radiazione solare che, combinata alla variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre, si traduce in un riscaldamento dei mari, delle terre e dell'atmosfera, da cui consegue tutta la complessa dinamica climatica del pianeta. Una dinamica che però, da vent'anni a questa parte, sembra essere in via di sconvolgimento, almeno noi tutti, con le nostre "meteoabitudini", è così che la percepiamo. E allora assistiamo a primavere che sembrano estati ed estati che non assomigliano a quelle cui siamo avvezzi, a meno di non avere vissuto per qualche anno in un paese tropicale. Nel frattempo i media ci martellano con l'effetto serra e l'innalzamento globale delle temperature, gli scienziati lanciano foschissime previsioni per il futuro, e i governi, invischiati negli appiccicosi meccanismi di politica, burocrazia ed economia, si trincerano dietro provvedimenti fantasma. Insomma, in mezzo a tutto questo disordine, quello che possiamo fare noi, sempre più sudati, è almeno di capire un po' meglio come stanno le cose.