- Quentin! T'ho fatto male?

Si metteva, male. Ora sarebbe stato più difficile calmarlo.

- Cazzo, Lou! Mi hai fatto un male dell'anima!

- Scusa davvero, ho portato gli attrezzi, ti ricucio il braccio.

- Ok, fa presto, però...

Per fortuna si era calmato. L'abuso del cervello lo portava anche a comportarsi in modo imprevedibile.

- Lou?

Tirò con i denti il filo metallico, e con il mini-saldatore lo collegò al cavo N. Lasciò che il filo gli cadesse da bocca per rispondere.

- Che c'è?

- No, niente. E' una cosa stupida.

Di sicuro un dubbio esistenziale. La condizione di puro cervello gli stava un po' stretta.

- Dai, spara. Lo sai che sono un tuo amico, no?

- Si, certo... però...

- Però... beh, ecco... secondo te sono un androide, io?

Lo sapeva. Ci era ricascato. Sempre il solito problema. Sono uomo o macchina. Aveva una voglia fottuta di rispondergli "uomacchina!", ma si trattenne.

- Noooo, ma che cazzo dici! Non sarai mai un fottuto androide!

- Ma non sono neanche un essere umano. E non provare a mentirmi, cazzo!

Il dito che gli aveva puntato in mezzo agli occhi suonava più minaccioso di una minaccia.

- Certo che no, sei un... biodroide! Una nuova razza di an... cioè di esseri viventi.

Il viso di Quentin si illuminò per un attimo, per poi rabbuiarsi di nuovo.

- Tanto, per quel che serve! Vivo in un mondo di merda, al limite della tecnologia, ma al massimo della stupidità. Forse tutto quello che hanno fatto per conservare fino ad oggi il mio cervello è stato inutile, dato che avrebbe fatto più bella mostra in un museo che in una testa decrepita come la mia.

- Naaaa, tutte cazzate. C'è gente che ragiona col cuore, e darebbe chissà che per ragionare con il cervello.

- Queste sono cazzate! Mi ricorda quella fottuta discussione che era di moda alla fine del secondo millennio. Si diceva: sei per Godard o per Truffaut?

- E chi erano, due politici?

- Ah, maledetta ignoranza! Politici un cazzo! Erano due tra i più bravi registi fottimadre che siano mai esistiti. Si muovevano nel noir e nei crime-movie meglio di chiunque altro. Dobbiamo a loro capolavori del tipo "Bande à part", "Alphaville" per Godard, e "I 400 colpi" e Jules et Jim" per Truffaut.

- Mai sentiti nominare.

- E mai li sentirai. Comunque, dicevo, essendo due registi molto ambiti, la gente diceva: "O sei per Godard, o sei per Truffaut" "O ragioni con la mente o ragioni con il cuore" "Sei per Godard? Ragioni con la mente." " Sei per Truffaut? Ragioni con il cuore" "Io sono per Godard" "Io per Truffaut" - e avanti così "Truffaut" "Godard" "Truffaut" "Godard"

Iniziò a muovere le mani intorno alla testa, gesticolando molto come era suo solito.

- Cioè cazzo, ti riempivano la testa con Truffaut e Godard, che arrivavi lì lì per scoppiare, e cazzo, non trovavi un solo stronzo che li apprezzava entrambi, e sentivi tutti, cinefili, giornalisti, registi, cacacazzi vari, tutti a ripetere "o Godard o Truffaut", allora io non ce la facevo più e dicevo: "BAAAASTAAA!!!!"

Lo urlò così forte che Lou sobbalzò dal sedile.

"Chissenefrega! A me piacciono entrambi, e poi come può esserci differenza tra mente e cuore, quando nei loro film sono le pallottole a farle, le differenze.

Alzò le dita a mo' di pistola.

- Mente? Bang, morto. Cuore? Bang, morto. E allora? Dov'è la differenza?

- Finito.

- Come finito?

- Il braccio, l'ho ricucito. E' pronto.

- Ah, già. Ma mi stavi ascoltando?

- Certo.

(neanche una parola)

- Ah meno male che in giro ci sono ancora fottimadre come te!

- E come te!

- Certo!

- Prima che mi dimentichi, abbiamo un problema.

- Lo sapevo... Quale?

- Iugginh.

Alzò gli occhi al cielo.