La Zona del Crepuscolo e le dimensioni parallele

Il tema delle dimensioni parallele è stato affrontato più volte dagli autori della serie, talvolta "estremizzando" come in Zed (n. 84), oppure puntando sull'ironia e il grottesco (Golconda!, n. 41). Sclavi e Gianluigi Coppola sono gli autori del numero 59, Gente che scompare, dove Dylan scopre che attraverso una misteriosa bottega si accede ad un'altra realtà, parallela ma non simile alla nostra. In questo nuovo piano di esistenza, dove le sterline valgono miliardi e la notte, caratterizzata da un buio totale, viene creata artificialmente, Dylan s'incontra con se stesso.

Zed (episodio scritto da Sclavi e disegnato ancora da Bruno Brindisi) è una zona magica, la mitica Shangri-La o Terra del Mai, dove tutto è concesso. Forse è la cosa più vicina al concetto di Paradiso. Grazie al tenebroso Scout, Dylan si avventura nel fantastico tessuto paesaggistico di Zed alla ricerca di Mac, fidanzata di turno del nostro. L'indagatore capisce presto che la Terra del Mai nasconde terribili segreti.

Gli strappi dimensionali sono alla base di Golcolda!, episodio per certi versi "storico" della serie. Esistono migliaia di posti inesplorati sulla Terra. Ma non si tratta di caverne sotterranee o di misteriosi fondali abissali. Sono posti di pochi centimetri, insignificanti per la razza umana, ma di vitale importanza per gli abitanti di una dimensione dell'incubo. La violazione di uno di questi minuscoli spazi causa l'apertura di un portale che mette in contatto le due realtà. Londra viene invasa da creature orribili e stravaganti e spetta a Dylan sbrogliare la matassa.

Agli inizi della serie, precisamente sul numero 7, Sclavi pone le basi per una dimensione che non è parallela alla nostra ma semplicemente la sovrasta, adattandosi su una zona desertica. E' la famigerata Zona del Crepuscolo, narrata nell'albo omonimo e ripresa nel 57 (Ritorno al Crepuscolo). Fermare la morte non è una follia. Bisogna però morire e rinascere sotto il processo del mesmerismo. Dylan accede in una regione dell'incubo dove il tempo è stato fermato, proprio come i processi vitali degli abitanti. Inverary è sospesa nel limbo, un piano di esistenza dove la morte si è estinta.