A dirlo sembra strano, ma il presidente degli Stati Uniti è stato l’ispiratore di una serie televisiva targata Netflix. Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire come e perché.

Nel giugno 2018, durante un incontro del National Space Council, Donald Trump annunciò di aver incaricato il Dipartimento della Difesa di creare una nuova forza armata, denominata Space Force, indipendente dall’aeronautica. Le sue parole furono chiare: “Avremo l’Air Force e avremo la Space Force, separata ma uguale. Non è sufficiente avere semplicemente una presenza americana nello spazio. Dobbiamo avere il dominio americano nello spazio”.

Questa nuova forza armata, come indica il nome stesso, si sarebbe occupata dello spazio, dai satelliti di sorveglianza e o comunicazione gestiti dalle forze armate statunitensi fino al prossimo ritorno sulla Luna, fissato temporalmente dall'amministrazione americana per il 2024.

Prima dell'annuncio della Space Force, Trump aveva già riesumato il Consiglio nazionale per lo spazio (Nsc), un organo consultivo voluto dall'allora presidente George Bush senior nel 1989 e poi chiuso nel 1993. A guidarlo, il numero uno della Casa Bianca ci ha messo il suo vicepresidente Mike Pence, ma l'organo istituzionale è formato anche dal segretario di Stato, i segretari alla Difesa, al Commercio, ai Trasporti, all’Homeland security, il direttore della National intelligence, il numero uno della Nasa, il capo di Stato maggiore congiunto e altri amministratori. Ma non solo. L'organo consultivo ha anche al suo interno, militari, scienziati ed esponenti delle aziende private che sono diventate le vere protagoniste del settore spaziale negli ultimi vent'anni. Tra di essi, ci sono i ceo di aziende storiche del settore come Lockheed Martin e Boeing, Marillyn Hewson e Dennis Muilenburg, o come Gwynne Shotwell, presidente e ceo di SpaceX, e Bob Smith, ceo di Blue Origin; tra i militari, il generale Les Lyles e l’ammiraglio Jim Ellis. Da sottolineare anche la presenza di astronauti, come Buzz Aldrin (membro della storica missione Apollo 11 e secondo uomo a scendere sulla Luna) e Eileen Collins (prima donna comandante dello Shuttle).

L'obiettivo dell'Nsc è quello di assistere il presidente in merito alla politica e alla strategia spaziale nazionale.

Il Consiglio è l'erede naturale del National Aeronautics and Space Council (1958-1973), uno degli strumenti amministrativi che ha avuto un ruolo centrale nella corsa allo spazio, permettendo agli Stati Uniti di superare l’Unione sovietica e spedendo il primo uomo sulla Luna.

Nello spazio nessuno può sentirti ridere di Trump?
Nello spazio nessuno può sentirti ridere di Trump?

L'accezione che Trump ha intesto dare all'Nsc, tuttavia, non è solo quella di coordinamento tra i principali attori che si occupano di politica spaziale, ma quella di “militarizzare” lo spazio, inserendo temi quali la sicurezza e parlando apertamente di “dominio” americano. Non c'è dubbio che la Russia, da un lato, e la Cina dall'altro, sono viste dall'amministrazione Trump come dei concorrenti in una nuova corsa allo spazio.

I primi a protestare sono stati proprio i cinesi, ma loro hanno creato un corpo simile già nel 2015. La Strategic Space Force, infatti, è la divisione dell'esercito di liberazione popolare cinese dedicata alle attività spaziali che più o meno ha gli stessi obiettivi e le stesse funzioni della Space Force americana.

Anche i sovietici hanno una loro forza armata spaziale, denominata Russian Aerospace Forcesed è stata fondata nel 2015, dalla fusione della Air Force russa (VVS) e le Forze di Difesa aerospaziale russa (VKO) con sede a Mosca.

I giapponesi, invece, sono stati gli ultimi a creare la loro Space Force. Lo scorso 18 maggio 2020, a Tokyo, è stato inaugurato il primo “Space Operational Squadron” (SOS), ossia uno squadrone dedicato esclusivamente alla difesa dello spazio orbitale che rappresenta un punto di inizio per la già rinominata “Japan Space Force”.

Tutto ciò sembra il preludio a di una nuova e inedita corsa allo spazio, ma stavolta non di stampo scientifico bensì militare. Lo spazio orbitale (e il suo controllo) è tornato ad essere di vitale importanza nel panorama geopolitico moderno, i cui risvolti sono ancora tutti da scoprire.