Nessuno ha mai visto o avuto notizie dai Cyloni per oltre 40 anni.

Marey McDonnella nella parte della Presidente Roslin.
Marey McDonnella nella parte della Presidente Roslin.
La miniserie, lunga quasi tre ore, inizia proprio con l'inaspettato incontro del rappresentante coloniale con la delegazione cylone, che dopo quarant'anni si presenta alla Stazione dell'Armistizio. Con grande sorpresa dell'ufficiale umano fanno l'ingresso nella sala dell'incontro due avveniristici - rispetto alle documentazioni in suo possesso - robot; questi hanno il compito di scortare quella che sembra essere una donna estremamente attraente, ma che in realtà è anch'essa un cylone. La portavoce dei Cyloni, un istante prima che la stazione spaziale venga completamente distrutta, rivela semplicemente al coloniale queste parole: «è iniziata».

Inizia così una nuova e cruenta fase della guerra tra umani e cyloni. Le dodici colonie popolate dagli esseri umani – di cui il pianeta Caprica è la capitale - vengono attaccate a tradimento dai Cylon. I robot, però, si sono evoluti e ora sono indistinguibili dagli esseri umani. Sono loro ad aver sfruttato le debolezze dell’ambiguo dottor Gaius Baltar, noto scienziato e incaricato dal governo dello sviluppo dei programmi di gestione dei sistemi difensivi. Baltar è molto sensibile al fascino femminile e quando incontra l’avvenente agente Cylon (Numero 6), non resiste alle sue avance. I Cylon riescono così ad accedere alle difese terrestri e pianificare un terribile attacco alle colonie.

L'attacco nucleare è devastante e solo una vecchia astronave da guerra, divenuta un museo e in procinto di essere smantellata, la Battlestar Galactica, riesce a fuggire insieme ad una piccola flotta di navi civili. La Galactica riesce a sfuggire allo sterminio in quanto, per espressa richiesta del comandante Adama, è la sola a non essere completamente dipendente da computer collegati alla rete planetaria.

Soltanto 48.000 persone, la maggior parte delle quali al momento dell'attacco era nello spazio, si salvano dalla strage.

L’unico rappresentante del governo sopravvissuto è l'ex segretario all'istruzione Laura Roslin (interpretata dalla bravissima Mary McDonnell) che viene nominata Presidente ad interim, mentre il potere militare è nelle mani di William Adama, comandante della Galactica, interpretato da Edward James Olmos.

Oltre a Olmos (il tenente Castillo in Miami Vice, ma anche Gaff in Blade Runner) e alla McDonnell (Donnie Darko), fanno parte del cast del telefilm anche Jamie Bomber Hornblower, nel ruolo di Apollo, figlio del comandante Adama, e Katee Sackoff, la bionda Kara Thrace detta Starbuck, già fidanzata del fratello di Apollo morto in un incidente. Tricia Helfer che, dopo essere stata una indossatrice di lingerie per Victoria’s Secrets sta tentando la carta dell’attrice televisiva, interpreta la seducente Cylon “Numero 6”, mentre Grace Park (Edgemont, Dark Angel, Immortal), interpreta Boomer, pilota di classe Raptor.

Nel cast fa la sua apparizione, per alcuni episodi, anche Richard Hatch, l’Apollo della serie

originale, al quale è stato riservato il ruolo di un capo politico e carismatico, contrario all’attuale politica governativa.

La prima grande differenza tra la vecchia serie e la nuova è già nella scelta di inserire tutta una serie di personaggi femminili, laddove la vecchia Battlestar Galactica aveva fatto del machismo uno dei suoi punti di forza: a comandare era solo il comandante Adama; i due piloti dei viper Apollo e Scorpion erano entrambi maschi, così come il personaggio di Boomer, e di donne Cylon nemmeno l’ombra. Ma non solo. Mentre nel vecchio telefilm, i personaggi erano appena abbozzati, nella serie sviluppata da Moore i protagonisti sono a tutto tondo: basta pensare al difficile rapporto che si instaura tra il comandante Adama e suo figlio Apollo e tra quest’ultimo e Scorpion, già fidanzata del fratello di Apollo, morto in un incidente. La lotta fra il potere civile e quello militare è ben rappresentato dal Presidente donna Roslin e dal comandante Adama. Ancora, Baltar è dominato da un profondo egocentrismo che gli impedisce di socializzare con gli esseri umani in lotta per la sopravvivenza: in realtà, lo scienziato riesce solo a preoccuparsi di non essere accusato della morte di miliardi di esseri viventi in seguito all'attacco portato dai Cylon ai pianeti coloniali.