A breve distanza dall'uscita di The Prestige, arriva anche in Italia "l'altro film" dedicato a un mago e a un suo 'duello' senza esclusioni di colpi. Stavolta, però, Eisenheim il magnifico, interpretato da un lacerato Edward Norton, non si scontra con un collega, bensì - nientedimeno che - contro l'erede al trono dell'Imperatore d'Austria.

The Illusionist è un progetto estremamente ambizioso che – talora – sorprende per il suo essere così, in un certo senso, ‘sfacciato’ e insolito. Interpretato da un cast di attori capaci e intensi come Edward Norton, Paul Giamatti, Jessica Biel e Rufus Sewell (ancora in un ruolo di cattivo) il film è stato interamente girato in location in Austria e – in particolare - a Vienna. Una scelta di cui il film sembra beneficiare riportando la storia e l'atmosfera in un contesto visivo e storico affascinante.

Diretto dal pressoché esordiente Neil Burger, autore anche della sceneggiatura, The Illusionist sembra volere fondere le suggestioni occulte di Il mago Houdini del 1953 con Tony Curtis con quelle tetre di Mayerling, interpretato nel 1968 da Omar Sharif e Catherine Denevue.

Tratto dal racconto breve di Steven Millhauser Eisenheim – L’illusionista, il film racconta la storia di un mago che verso la fine del diciannovesimo secolo rischia di rovesciare attraverso il suo talento l’impero austro-ungarico, provocando una sorta di sommossa. La sua storia d’amore con una duchessa candidata a diventare la moglie dell’erede al trono segue – di pari passo – i suoi studi di magia e la ricerca di misteri veramente irrisolvibili. Una passione tormentata e ostacolata sin dall’infanzia per la disparità di classe sociale (lei nobile, lui figlio di un ebanista) dona al film una prospettiva più ampia che quella semplice della storia fantasy.

A differenza del capolavoro di Christopher Nolan The Prestige, The Illusionist pur essendo meno originale e omogeneo, è sicuramente più 'facile' perché ‘flirta’ vistosamente con il melò e con il dramma romantico esplodendo in un finale sorprendente che vira sensibilmente il tono gotico e cupo della pellicola.

Un film che basa molto della sua forza sul carisma degli attori essendo narrato come voce off da Giamatti che rappresenta da un lato la coscienza della storia, dall’altro l’alter ego plebeo del protagonista. Il poliziotto, nonostante la sua speranza di essere beneficato da principe ereditario, aiuta l’illusionista e tenta di riportarlo con i piedi per terra quando il mago Einsenheim si ostina a non volere perdere la donna amata.

Divertente e ricco di colpi di scena, The Illusionist è basato sull’idea secondo cui nulla è come sembra e la vera magia è soltanto quella data dall’amore.

In questo senso, se The Prestige era una pellicola soprattutto maschile e destinata ai più giovani, l’ambientazione, i ritmi e le atmosfere classicheggianti del film mitigano l’effetto da ‘falso storico’ che trasforma il figlio Rodolfo verosimilmente suicida a Mayerling nel 1889 in un Leopoldo mai esistito che sembra avere i tratti violenti di Jack Lo Squartatore. Se, però, The Prestige è un viaggio gotico nell'ossessione di due nemici, The Illusionist è la celebrazione del talento della manipolazione per ottenere al mondo quello che si desidera di più: l'amore di una donna conosciuta da sempre.

Pieno di errori storici, strafalcioni e di anacronismi in ‘perfetto stile hollywoodiano’ The Illusionist, però, ha il pregio di essere una pellicola con un'idea di fondo molto forte secondo cui il protagonista è in grado di controllare in pieno il pubblico e - da lì - le sorti di un paese.

Basato - alla lontana - sulla figura del mago e chiaroveggente Erik Jan Hanussen assassinato dai nazisti nella capitale austriaca nel 1933, il film combina una storia de 'l'infanzia' del mago con le atmosfere decadenti della Vienna imperiale e dell'ultimo quarto di secolo di impero di Francesco Giuseppe.

Bellissima Jessica Biel, seducente Edward Norton e carismatico - come al solito - Paul Giamatti per un film interessante che nonostante gli errori e una serie di incongruenze, riporta lo spettatore ai primordi dell'Occultismo e dello Spiritismo. Piacevole, per la sua capacità di ingannare e di variare del tutto la narrazione, forse, in maniera eccessivamente meccanica, ma - comunque - divertente, The Illusionist è un riuscito divertissment dove - nonostante la storia d'Europa sembri raccontata da Walt Disney - sono soprattutto le atmosfere intriganti a catturare l'attenzione del pubblico.