- Ah, quand'è così - rutta irato il signor Trsg - risponderò a tutte le sue domande.

- Benissimo. Mi dica allora come diavolo andrà a finire, sulla Terra?

- Certo, certo, ma la prego, cerchi di mantenersi calmo. Dunque, la quantità di radeqeon presente nella vostra atmosfera ormai è così elevata che attiverà un processo di rapidissima evoluzione, sempre secondo i criteri che le ho esposto prima, sia nella struttura psichica e sensoriale, sia in quella fisica di tutte le creature viventi del pianeta. Innescherà insomma quella che noi chiamiamo la Folle Incontrollabile e Accelerata Metamorfosi.

- Ma con quali effetti? - E' la voce stridula e terrorizzata dello speaker.

- Presumibilmente disastrosi!

- Ah, maledetto gioviano!

Colpi a ripetizione e grande boato. L'intero gioviano dev'essersi disintegrato.

Dio mio, come non sopporto tutto questo! Butto all'aria una montagna di televisori sfasciati e finalmente individuo un baluginare bianco e azzurro. Un calcio, un mormorio indistinto per pochi secondi e poi finalmente... il silenzio.

Ormai imbestialito avanzo per scovare mia moglie. Non lascerò impunita questa sua ennesima provocazione!

Ho attraversato il corridoio e mi trovo davanti alla porta di quello che un tempo era il salotto. Adesso è solo una stanza piena fino al soffitto di una muraglia compatta di giornali di ogni tipo. Solo uno stretto cunicolo porta alla tana situata in fondo alla stanza; ne proviene un orrendo fetore di carta da giornali in putrefazione.

Come impazzito affondo le mani fino ai polsi nel cedevole muro di giornali. Li afferro e pur non volendo leggo inorridito e sento rimbombare nel cervello le infami notizie stampate sui fogli ingialliti. Scorrono davanti ai miei occhi terrorizzati le notizie di tutte le ore di tutti i giorni di tutti gli anni, i furti, i ladrocini, gli scippi e gli omicidi...

E io odio i giornali e tutti i mezzi d'informazione, li odio a morte perché non parlano mai di me! Mia moglie invece, proprio per questo li ama li adora li idolatra!

... e fuggono veloci sotto gli occhi i fallimenti bancari, gli annunci pubblicitari, i disastri aerei, i rapimenti, le rivolte, le guerre civili, i disastri ecologici ...

Così, sempre più infuriato, strappo fogli, sbrindello pacchi di giornali e avanzo, avanzo verso di lei.

In una vertigine rammento il giorno in cui mia moglie, occhieggiandomi golosamente, mi dichiarò il suo amore ai giardini pubblici mentre sorbivo tranquillamente un gelato.

- Mio magnifico narciso! - mi disse con il volto foruncoloso soffuso di reverente adorazione.

- Ebbene, sì - ammisi.

- Oh come ti amo, Taddeo! Tu che sei schiavo del dovere, del piacere! Tu, dannato del godimento, galeotto della lussuria, servo dei sensi!

- E' vero - confessai. - Sono un mandrillo.

- La tua sconvolgente e panica sensualità deve soffrire le pene dell'inferno racchiusa com'è nella stretta prigione di soli cinque sensi - continuò torrentiziamente.

- Soffro terribilmente - riconobbi con espressione di sofferenza.

- Tu, egocentrico totale, bambino onnipotente, vorresti che tutto il mondo e tutta la vita nei suoi infiniti aspetti passasse attraverso i tuoi sensi, ma essi, così limitati, troppo poco riescono a darti di tanta ricchezza. E allora tale è la tua rabbia che vorresti distruggere tutto ciò che non puoi possedere...

- E' vero - ammisi stupito. - Ma come hai fatto a capirlo?

Sorrise enigmatica.

- Seviziami, amore! - implorò.

Che donna profonda! In quanto a me non è che capissi tutto quello che diceva, anzi ci capivo ben poco, ma bastava che mi adorasse. Naturalmente, si dirà, l'adorazione nei miei confronti è un sentimento facile, spontaneo, naturale. Ne sono convinto anch'io, però moltissima gente, praticamente tutto il resto dell'umanità, non ha ancora raggiunto una tale convinzione.