Quando le radici: Mariangela Cerrino

Il primo racconto di Mariangela Cerrino (Torino, 1948) si intitolava Passaggio a Eridani e apparve nel 1980 in un volumetto che raccoglieva le opere dei partecipanti a un'edizione del Concorso Letterario Nord...

Mariangela Cerrino: leggi la presentazione di Vittorio Catani

Vista così, Probability appariva esattamente per quello che era: una base morente su un pianeta moribondo. Un'enorme, vuota, inutile costruzione a stella appena affiorante dal deserto piatto di Alpha 111, secondo pianeta interno di Alpha Centauri A. Il cuore era ancora pulsante, ma i dodici lunghi tentacoli erano irrimediabilmente spenti.

Probability non era certo una buona prospettiva per nessuno. E tuttavia conservava ancora un suo prestigio molto particolare. Probability, per quei milioni d'individui che non vi avevano mai messo piede, era irreale, magica, affascinante. Perché era l'inizio.

Sul finire del ventiduesimo secolo era stata la prima base al di fuori del Sistema Solare. Il primo passo verso le stelle. E ci sono cose che la coscienza collettiva non dimentica. Trasforma, modifica, abbellisce, falsa. Ma non dimentica.

Henry Waugh però non aveva mai sentito che ci fosse stato un volontario per Probability. Nemmeno Samuel Hornblower lo era stato, quando lo avevano designato per il comando cinque anni prima, tempo del Pianeta Madre. Ma aveva accettato, naturalmente. Alpha Centauri A era così vicina a casa, dopotutto!

Da allora Henry lo aveva visto due volte. Erano stati molto amici, per tutto il tempo dell'Accademia e prima che Henry Waugh scegliesse il Servizio di Vigilanza e la sua durissima disciplina. Del Servizio, si diceva che fosse causa ed effetto di tutti gli eventi che potevano accadere; dei suoi addetti, i Maestri, che fossero allo stesso tempo agenti, spie, soldati e mistici; nel modo peggiore o in quello migliore in cui ciascun termine poteva essere interpretato. Dipendeva soltanto dai punti di vista.

In realtà il Servizio di Vigilanza svolgeva una gran quantità di compiti, spesso utili e persino meritevoli, anche se non tutti potevano essere ufficialmente dichiarati.

Samuel Hornblower invece aveva scelto la Flotta, e le due volte che si erano incontrati dopo la nomina di Horny - era chiamato Horny da tutti, anche dai subalterni - l'incontro era stato quello di due vecchi amici già troppo lontani per parlare davvero. Eppure Horny aveva avuto qualcosa da dirgli. Ne era stato sicuro, ma aveva lasciato che quell'impressione gli annegasse dentro e non aveva fatto domande. Horny lo avrebbe accusato di essere sospettoso come tutti quelli del Servizio...

E adesso Horny era sparito. Semplicemente sparito.

L'Hangar Sette era l'unico attivo di Probability. Lasciò l'atterraggio al computer di bordo e piegò il capo all'indietro, sul poggiatesta. La superficie di Alpha 111 ingrandiva dolcemente, piatta, pallida; un mare solidificato da troppo tempo e troppo stanco per vibrare anche solo di un ricordo.

Stanchezza. Doveva essere stanchezza l'emozione che quelle distese vuote sapevano risvegliare. Ma qualcosa di molto intimo, dolce e devastante si impossessò di lui. Era un'infinità di tempo che non gli accadeva.

Inviò i codici di riconoscimento e l'Hangar Sette si aprì ad accoglierlo. Il personale della Base era al momento composto da diciannove unità: diciotto uomini e una donna: Cecilia Sidegraw. Primo Ufficiale e Vicecomandante.

Se qualcosa poteva colpirlo di Cecilia Sidegraw, era la solitudine. La donna lo aspettava in una delle sale del Settore A1, l'unico ancora attivo, e la sala era troppo grande per la sua figura alta e pallida, con i capelli tirati, gli occhi grandi d'oro chiaro, gli zigomi pronunciati. Soltanto le insegne sulla tuta rivelavano il grado di comandante. E la solitudine usciva da lei con la stessa silenziosa violenza con cui rotolava fuori dai chilometri di corridoi abbandonati.