Qualcuno ci vedrà prima o poi, non ne posso più. Non ricordo adesso, ma probabilmente non eravamo andati da soli in quel cazzo di locale. Non ricordo neanche dove siamo andati.

Poi, come un sibilo.

Lo sento scorrere sull'asfalto dall'altra parte della strada. Non passa mai nessuno di qui? Cosa diavolo è?

E' troppo buio, non riesco a capire. Il cuore mi accelera nel petto e provo per l'ennesima volta a liberarmi.

- Non faticare per niente.

Sussulto così violentemente che ho paura che la ferita mi spacchi in due il torace. Comincio a respirare velocemente come se mi mancasse il fiato, poi mi volto verso l'oscurità.

Emerge pigramente dal buio, se ne scrolla il nero di dosso come fosse qualcosa di fastidioso. E' un serpente, ma la luce nei suoi occhi mi dà la certezza che sia qualcos'altro. Dietro di lui, poco dopo, si aggiungano due lupi come se facessero la guardia.

Sono sotto shock, è vero, ma so di esserlo solo fino ad un certo punto. O il mio cervello è poltiglia sulla pelle dei sedili o quella cosa è reale.

Anzi, è reale e basta.

Striscia attraverso i vetri rotti del finestrino entrando nella macchina, poi avvicina il suo volto al mio, appeso sopra di lui.

Quando la sua voce riprende ho paura di esplodere.

- Allora Luca, forse possiamo venirci incontro. - Cerco per l'ennesima volta di liberarmi. Non starò qui ad ascoltare quella cosa che parla, preferisco morire.

- Non morirai Luca. C'è qualcuno che non vuole che tu muoia. Come hai giustamente intuito, passerai tutta la vita a scontare l'aver girato il volante al momento sbagliato. Nessun moralismo, dio non la vede così. Hai girato il volante al momento sbagliato

- Io...

- Taci. Io ti posso aiutare. Io posso far vivere Sandra

- Cosa?

- Devi solo procurarmi un'altra persona. E' uno scambio, capisci?

- E come...

- Non ci vuole tanto a capirlo, no? Per far vivere lei devi sacrificare un'anima innocente. Puoi decidere, ma fallo in fretta.

Non riesco neanche a capire quello che ha detto, non so di cosa sta parlando. Sandra può vivere, forse può vivere davvero. Se lei vive probabilmente i suoi genitori non mi denunceranno, lei non glielo permetterà. Forse la mia vita può ancora avere un senso.

- Cosa devo fare?

- Devi portare un innocente in un luogo isolato e prendergli una goccia di sangue. La goccia non serve a nulla, è solo una piccola dimostrazione di volontà verso me, ma soprattutto te stesso. In fondo poi è la stessa cosa. Al resto ci penserò io, tu non lo dovrai neanche uccidere, verrà Nantrek a prenderlo"

Posso farlo? Posso davvero farlo? Questa è la voce del diavolo? Non ci credo. Non esiste nulla di tutto questo. E' un trucco, so che il serpente è reale, ma c'è qualcosa dietro.

- Prendi me. C'è tutto il sangue che vuoi

- La tua anima mi appartiene dal momento in cui ho messo piede qui dentro. Accetta, ma pensaci bene.

Sandra non meritava di morire, le sono in debito. Farò una cosa buona e migliorerò la mia vita, forse.

- Accetto.

- E sia. Hai due giorni da quando avrai ripreso conoscenza, quarantotto ore. Sandra morirà se non mi troverai un'anima in tempo. Guardale il collo. Non è un'allucinazione, non sta soffocando: è già morta. Io la libererò con il mio potere e tu non penserai mai, neanche per un istante che questo sia stato un sogno. Dopo ventiquattro ore dal tuo risveglio se non avrai fatto quello che ti ho detto lei avrà una ricaduta, così non avrai più dubbi.

"E ricorda, la tua anima mi appartiene già.

"So chi sei, so dove sei, sei mio."