Un momento importante per Urania e la fantascienza italiana: un Millemondi tutto dedicato agli autori del nostro paese, curato da Franco Forte e Giuseppe Lippi, con copertina di Maurizio Manzieri
Un momento importante per Urania e la fantascienza italiana: un Millemondi tutto dedicato agli autori del nostro paese, curato da Franco Forte e Giuseppe Lippi, con copertina di Maurizio Manzieri
Come ricorda nel suo contributo I sogni nel cerchio Maurizio Manzieri, egli stesso autore di diverse copertine, Urania ha ospitato diversi grandi illustratori che hanno dato vita all'immaginazione di generazioni di appassionati: da Caesar e Jacono al grandissimo Karel Thole, e più di recente a Segrelles, Chichoni, Patrito.

Urania è stata anche protagonista, durante la cura di Giuseppe Lippi, della rinascita della sf italiana, col lancio del Premio Urania e l'esordio per il grande pubblico di autori come Valerio Evangelisti, Luca Masali, Francesco Grasso, Donato Altomare, Claudio Asciuti, Massimo Mongai, Franco Ricciardiello, Nicoletta Vallorani, anche al di fuori dal premio stesso come Roberto Genovesi e lo stesso Vittorio Curtoni.

Mezzo secolo fatto non solo dai nomi noti, ma anche da chi lavorava dietro una scrivania, ogni giorno dalle 9 alle 18. Recentemente, durante una giornata dedicata alla sf organizzata a Fiorenzuola, l'attuale curatore di Urania ha ricordato la storia della testata fantascientifica di casa Mondadori, nominando anche quelle persone che sono ruotate attorno alla testata per moltissimi anni e che hanno contribuito al suo successo e prosieguo. Ha ricordato Anita Klinz che puntò su Thole per le copertine divenute poi famose, lo stesso Alberto Mondatori, che diede carta bianca al cugino Giorgio Monicelli nel lanciarsi in una avventura completamente ignota come distribuire in Italia non una ma addirittura due testate di fantascienza. Lippi ha menzionato con ammirazione anche Andreina Negretti, Lea Grevi e Marzio Tosello, anima della redazione della testata, oltre a tutti gli art director e illustratori.

Per anni, dunque, Urania ha accompagnato le nostre letture fantascientifiche e continuerà a farlo. Ha passato periodi di grandi tirature (nonostante le sue appendici detestate da molti fan che pubblicavano le strisce di B.C. et similia), ma anche momenti più critici; è stata venduta dalle edicole ai supermercati, ha avuto per un brevissimo periodo persino due numerazioni diverse in base alla sua distribuzione... Insomma, possiamo ben dire che Urania rappresenta lo zoccolo duro della fantascienza nazionale. E' la palestra d'allenamento per lettori alle prime armi e futuri cultori del genere, ma anche un punto di riferimento per scoprire le nuove tendenze, sempre a prezzi popolari. Questo è indubbiamente pregio non da poco per Urania, un valore indelebile che nessuno potrà mai togliere alla longeva collana mondadoriana.

A questa signora della fantascienza, a questa veterana illustre, noi oggi auguriamo di regalarci almeno altri cinquant'anni di fantascienza.

Buon mezzo secolo di vita, cara e vecchia Urania, compagna e complice di molti dei nostri incubi e sogni.