Dopo tutto, perché deve essere un arbitro solo a decidere in modo dittatoriale - od un collegio arbitrale a decretare in modo oligarchico - che cosa in realtà succede su di un campo di calcio durante la sacrosanta partita? Dato che comunque ciò che alla fine davvero conta non è la realtà - un noumeno inconoscibile per definizione - bensì l'interpretazione che della realtà si da, non è più giusto che a decidere in merito ai delicati episodi di una partita siano gli spettatori stessi, cioè l'entità suprema che in primo luogo fornisce senso, significato e soldi al sacro rito del gioco del calcio? Per quel giorno, la fusione tra Televisione ed Internet sarà una realtà da parecchio tempo, la qual cosa fornirà il mezzo tecnico per finalmente attuare l'ultima delle rivoluzioni: la democraticizzazione del gioco del calcio. Assistere ad una partita di calcio diverrà così un processo interattivo; il telespettatore potrà votare in tempo reale in merito a qualsiasi consiglio arbitrale (al posto delle decisioni arbitrali avremo infatti i consigli arbitrali, ovvero l'arbitro in campo e quello al monitor non prenderanno più decisioni, bensì forniranno invece consigli ai telespettatori giudici supremi), e la verità storica in merito agli episodi di qualsiasi partita di calcio sarà democraticamente decretata dagli spettatori televisivi dell'incontro. L'opinione della maggioranza dei telespettatori sarà quindi il vero ed unico arbitro di tutte le partite di calcio, così come - sarete d'accordo con me - in un mondo di vera democrazia e giustizia avrebbe dovuto essere sin dal principio. Da quel giorno in poi il gioco del calcio sarà finalmente un gioco maturo, adulto, responsabile, democratico e soprattutto finalmente privo di errori, manipolazioni ed ingiustizie. L'umanità calciofila affronterà quindi con trepidazione il primo Campionato del Mondo di Calcio Democratico e dopo un mese di avvicenti incontri ed incontestabili direzioni arbitrali, festeggerà infine il nuovo meritato campione del mondo: la Cina, che conquisterà meritatamente il titolo dopo una palpitante finale giocata contro l'India.