Le tre stagioni

Il primo episodio di Batman è andato in onda negli Stati Uniti il 12 gennaio 1966. L'inizio della messa in onda di una serie televisiva a metà stagione è molto raro, perché le altre serie TV hanno avuto la possibilità di costruirsi un'audience fedele durante i mesi autunnali e quindi la concorrenza per la nuova serie è molto più forte. Malgrado questo, Batman è stato un successo immediato, conquistando il favore del pubblico tanto da diventare un fenomeno culturale. Venivano trasmessi due episodi di mezz'ora ciascuno a settimana (il mercoledì e il giovedì) con un cliffhanger tra il primo e il secondo episodio. La voce del narratore, ovvero il produttore William Dozier, annunciava il seguito della storia per il giorno successivo, "sullo stesso bat-canale, alla stessa bat-ora". L'idea del cliffhanger probabilmente era stata ripresa dai film in serie prodotti negli anni '40 per il cinema e mostrati nelle sale nelle matiné del sabato. Una grossa fetta del pubblico televisivo di Batman si ricordava di questi film per averli visti da bambini e questo rappresentava un elemento di familiarità per la serie.

A metà degli anni '60 erano ancora pochi i programmi TV girati a colori e Batman ha utilizzato questo elemento di novità al massimo grado, dando ampio spazio ai colori primari, molto forti e accesi. Il look della serie comprendeva anche uno stile di ripresa molto originale, caratterizzato da angolazioni di ripresa oblique o inusuali, come dall'alto ecc. Inoltre le scene con le scazzottate avevano le scritte Bam, Pop, Zam, caratteristiche dei fumetti, enfatizzate anche dalla colonna sonora. Raramente si sono visti effetti e tecniche televisive del genere raggruppati tutti nella stessa serie ed è questa una delle ragioni per cui Batman è rimasta una serie di successo nell'arco di tre decenni.

Oltre a queste tecniche innovative, alla fine ciò che conta sono i personaggi (e chi li interpreta) e il pubblico vuole seguirli nelle loro avventure e partecipare alle loro vite.

Adam West era in grado di recitare bene la parte del miliardario elegante e un po' snob, quasi un damerino, ma aveva anche un fisico atletico in grado di non sfigurare in calzamaglia, inoltre l'attore aveva abbastanza senso dell'umorismo per recitare con stile le battute semi-serie.

Burt Ward era giovanissimo e molto inesperto, ma è riuscito a dare al personaggio l'entusiasmo, la voglia di agire e quella positività caratteristici della generazione anni'60 che rappresentava.

Per quanto riguarda gli antagonisti del Duo Dinamico, più sono ben definiti come personaggi a tutto tondo, più i protagonisti sono eroici nelle loro azioni. Il primo a combattere Batman è stato Riddler l'enigmista interpretato da Frank Gorshin. L'enigmista era un personaggio secondario nei fumetti, ma nella serie è assurto a stella di prima grandezza grazie anche all'interpretazione brillante dell'attore. D'altronde i cattivi hanno spessore solo se interpretati da attori di valore. In questa categoria rientrano anche Cesar Romero che ha dato vita ad un Joker fornito di baffi truccati di bianco, dato che l'attore si è rifiutato di tagliarli, e naturalmente Burgess Meredith, il cui personaggio Penguin, elegantissimo in cappello a cilindro e frac, è il cattivo apparso più spesso a Gotham City. Last but not least, Julie Newmar, l'attrice tutta curve che ha estasiato il pubblico maschile con le sue movenze felino-erotiche e ha ispirato molte ragazze dell'epoca (ma non solo). Purtroppo la Newmar ha interpretato Catwoman solo nella prima stagione, perché la produzione ha deciso di chiamare altre attrici per il film del '66 e per le stagioni successive. Misteri di Hollywood!

Oltre agli antagonisti principali sono apparsi nella serie anche altri cattivi, presi in prestito dai fumetti o creati ex novo per la serie. Uno dei modi utilizzati dalla produzione per attirare un pubblico di adulti, oltre che di ragazzi è stato chiamare attori famosi e amati dal pubblico ad interpretare questi antagonisti. A dir la verità la produzione non ha neanche faticato a trovare delle guest star. Molti di loro si rendevano disponibili tramite il proprio agente. William Dozier il produttore ha rivelato una volta in un'intervista che addirittura persone del calibro di Gloria Swanson (l'indimenticabile diva di Viale del Tramonto) avrebbe voluto recitare nella serie. In effetti la lista delle guest star di Batman vede nomi leggendari del cinema e della Tv americani e il motivo è da ricercare nel fatto che la serie era diventata talmente di moda che parteciparvi era essenziale, sia per rilanciare la propria immagine, sia per avere la possibilità a dir poco rara di recitare con uno stile un po' sopra le righe, così come richiedeva il format della serie.