di

Silvio Sosio

Matricole!

Ma è possibile, ci si chiede sempre ai convegni di fantascienza, che si debbano vedere sempre le stesse facce? Certo che è possibile! Lo prova questa piccola scelta di foto scattate nel corso di convention italiane dal 1977 ad oggi. Sempre le stesse facce, ma anche un po' cambiate...

Com'erano dieci, vent'anni fa i personaggi della fantascienza italiana? Una domanda che certamente si saranno posti tutti i lettori, vedendo la trasmissione su Italia 1 dedicata ai personaggi dello spettacolo. Ed ecco prontamente che Delos interviene a rispondere anche a questa curiorità! L'occasione ce l'ha data Ernesto Vegetti, l'uomo che rappresenta, a pieno titolo, l'incarnazione del fandom italiano. Ernesto ha partecipato praticamente a tutti i convegni di fantascienza italiani e a parecchi internazionali, e in particolare ci ha gentilmente fornito una notevole quantità di fotografie che documentano con immagini d'epoca molte Italcon, i convegni nazionali che si svolgono ogni anno. La collezione di foto è stata pubblicata integralmente sul sito dell'Italcon (www.fantascienza.com/italcon), ma ci è sembrato carino fare questo giochino rispescando qualche dettaglio.

Cominciamo dalla foto più vecchia, che risale addirittura al 1977. IV "SFIR", come veniva chiamato allora (Science Fiction Italian Roundabout, per quello che possa significare...). Il primo convegno Italiano risale al 1972, a Trieste, ma successivamente per diversi anni dell'organizzazione se ne occupò il club Altair 4, a Ferrara. E qui siamo proprio a Ferrara, con una bella tavolata (le cene collettive sono una delle migliori tradizioni dei convegni di fantascienza). Potete intravvedere Vegetti stesso in fondo sulla sinistra, penultimo.
Chi c'è invece in primo piano sulla destra? Eugenio Ragone, il "toastmaster" di tutte le Italcon degli ultime dieci anni!

Ma attenzione, guardiamo meglio nei dettagli. Poco dopo Ragone, sempre sulla destra, c'è un tipo con i basettoni che scruta nel piatto con aria poco convinta, chiedendosi se sarà lui ad avere la meglio nella lotta contro quel cibo poco rassicurante...
Allora nella redazione di Robot, dopo un altro po' di anni sarebbe arrivato a lavorare in Mondadori, fino a diventare, pensate un po', l'attuale direttore di Urania: Giuseppe Lippi!

Ed eccoci a una bella tavolata! Questa volta ci siamo spostati a Borgomanero, nel 1979. Quell'anno non vi fu una vera e propria Italcon - ci si preparava forse per la grande kermesse dell'Eurocon del 1980, che fu il più grande convegno tenuto in Italia. Questa foto dovrebbe essere stata scattata a una Fantasticon, una serie di convegni organizzati dal club "Il Pentacolo" nelle cui fila militavano, tra gli altri, lo stesso Vegetti, l'editor Piergiorgio Nicolazzini, l'illustratore Alessandro Bani, lo scrittore Adalberto Cersosimo.

Facciamo il giro di questa tavolata in senso antiorario, partendo da Gianfranco Viviani, il fondatore dell'Editrice Nord che, a parte i capelli allora un po' più scuri, resta sempre uguale nel tempo; all'estrema destra Ernesto Vegetti, e alla sua sinistra Sergio Giuffrida; Sergio, grande esperto di cinema, fu il conduttore insieme ad Andrea Ferrari di una mitica trasmissione televisiva negli Anni Settanta, Cronache della Galassia, su Telenova. Oggi si occupa ancora di cinema di fantascienza lavorando tra l'altro alla collana multimediale Supercinema. Al centro c'è Franco Storchi, grande illustratore (stile Chris Foss) autore di molte copertine della Nord; semicoperto, mentre butta la cenere della sigaretta, c'è Alex Voglino, direttore della Fantacollana Nord, giornalista e conduttore di alcune trasmissioni televisive per circuiti privati e anche su Italia 1.
E infine, eccolo qui: il nostro Vittorio Curtoni, oggi apprezzatissimo traduttore per Mondadori nonché editorialista di Delos, allora direttore della famosa rivista Robot.

Passano gli anni, ma restiamo a Borgomanero, dove si tenne l'Italcon nel 1983. Fu un convegno molto simpatico e molto vivace, anche perché quasi nessuno aveva partecipato all'Italcon dell'anno prima, ad Amatrice, che è ricordata come un clamoroso flop organizzativo. A Borgomanero, nuovamente sotto l'egida del club Il Pentacolo, ci furono tra l'altro due ospiti d'onore di grande prestigio, Lino Aldani e John Brunner.

La prima foto che vi presentiamo è un dettaglio di una foto di gruppo (che potrete trovare per intero nel sito dell'Italcon), che riunisce quattro soci del club Il Pentacolo. Da destra riconosciamo i baffi di Valloggia (un fan fedelissimo presente a tutte le Italcon), il grande Alessandro Bani, il "Virgil Finlay" italiano, vincitore di molti Premi Italia come miglior illustratore e autore di un'infinità di copertine di riviste amatoriali, nonché curatore in quegli anni dell'indimenticabile fanzine demenziale Loculus; Adalberto Cersosimo, flemmatico e apprezzato scrittore anche lui detentore di molti Premi Italia.
Infine, sulla sinistra, eccolo qui: già collaboratore della rivista Robot, allora toastmaster dell'Italcon 1983 e oggi direttore delle collane dell'Editrice Nord: Piergiorgio Nicolazzini.

Stesso convegno, altra gente. Questa è una foto in qualche modo storica, perché riunisce i curatori di tutte le maggiori fanzine nate negli Anni Ottanta. A sinistra, per esempio, trovate Roberto Milan, allora direttore della fanzine Maelstrom. Questa rivista, fatta piuttosto bene, pubblicò solo un paio di numeri, per poi fondersi con un'altra fanzine milanese, Phase IV e assumere il titolo Millennium. Direttore di Phase IV era Stefano Bon, che nella foto compare all'estrema destra; Stefano era tra l'altro uno scrittore apprezzatissimo, con uno stile molto "bradburiano". Milan ha collaborato per un po' di tempo con la rivista di fumetti L'Eternauta, mentre di Stefano abbiamo perso le tracce.

Vicino a Milan c'è Giampiero Prassi, fondatore e curatore per parecchi anni di The Dark Side, forse la pubblicazione amatoriale più attiva degli Anni Ottanta. In seguito Prassi fondò addirittura una cooperativa editoriale, Ambra, che però ebbe poca fortuna.
A fianco di Prassi, eccomi qui: sono proprio io! A quel tempo curavo la rivista La Spada Spezzata, che nel 1986 arrivò a vincere il Premio Italia e persino il Premio Europa come miglior pubblicazione amatoriale.
E al mio fianco c'è, naturalmente, Luigi Pachì, direttore della fanzine L'Altro Spazio (poi diventata Vox Futura) che, tra l'altro, proprio quell'anno arrivò al terzo posto al premio Italia, dietro a colossi come City e The Time Machine. Io e Luigi siamo stati attivi nel fandom, soprattutto all'interno del club City (come anche Roberto Milan e Stefano Bon) fino al 1986, quando il club cominciò a sfaldarsi, sebbene numeri della Spada Spezzata e di Vox Futura siano usciti ancora negli anni successivi. Dopo qualche anno di inattività siamo tornati a occuparci attivamente di fantascienza soprattutto in relazione con la telematica, fin dal 1993, con le conferenze sulle bbs e poi dall'anno successivo con Delos e tutto ciò che è seguito.

E ora ci spostiamo di quattro anni nel tempo e di qualche migliaio di chilometri a nord, per andare al Convention Mondiale di Brighton, in Inghilterra, nel 1987, con questa bella foto di gruppo della pattuglia italiana. Ed ecco allora, in piedi a sinistra, Michelangelo Miani, grande illustratore autore di copertine di molti libri della Nord; a destra la bravissima scrittrice Mariangela Cerrino, autrice del ciclo degli Etruschi pubblicato da Longanesi; al centro la scrittrie fantasy Lucia P. Elpi; a destra in basso la traduttrice Annarita Guarnieri, mentre a sinistra trovate Ernesto Vegetti e, proprio nell'angolino, Piergiorgio Nicolazzini.
Vicino a Nicolazzini, con lunghissimi capelli oggi molto più corti, un'altra traduttrice: Anna F. Dal Dan, tra l'altro da qualche tempo moderatrice della mailing list Fantascienza (www.fantascienza.com/fml).

E per finire, facciamo di nuovo un salto indietro nel tempo, al giugno 1978: vent'anni fa. Siamo a Ferrara, al quinto SFIR, con questa bella foto di gruppo che vede al centro Gilda Musa e Inisero Cremaschi, due dei più noti autori italiani della prima generazione; Cremaschi, curatore fra l'altro con Aldani della rivista Futuro, scrisse la sceneggiatura del famoso sceneggiato della RAI A come Andromeda, al quale partecipò anche come attore con un piccolo ruolo. I capelli alla Angelo Branduardi sono quelli di Massimo Pandolfi, bravissimo scrittore che era scomparso per parecchi anni dall'ambiente della fantascienza ed è ricomparso proprio all'Italcon dell'anno scorso.
Gli altri tre sono soci del già menzionato club Pentacolo (che forse all'epoca non esisteva neppure ancora): Babini, Cersosimo e, fra Cremaschi e Pandolfi, lui, Ernesto Vegetti, che ci ha fornito queste storiche foto e che oggi come allora è con la sua immancabile chiassosissima risata il punto di riferimento dei convegni di fantascienza italiana.