dal nostro inviato speciale

Marco Spagnoli


Sul fondo dell'oceano si possono trovare cose molto più misteriose del relitto del Titanic, e, soprattutto, molto più pericolose. Tratto da un romanzo di Michael Crichton, con un cast di attori di primissimo livello, Sfera è condannato ad avere successo.

Sfera - Sphere, 1998 - Regia: Barry Levinson - Cast: Sharon Stone, Dustin Hoffman, Samuel L. Jackson, Peter Coyote - Sceneggiatura: Stephen Hauser & Paul Attanasio tratta dal romanzo omonimo di Michael Chrichton - Distribuzione Warner Bros www.warnerbros.it - Sito ufficiale www.sphere-themovie.com - Durata 133'

Dopo una stagione un po' deludente piena di film di fantascienza presuntamente e presuntuosamente "tosti", come Alien 4, Event Horizon, Un lupo mannaro americano a Parigi ecco - finalmente - arrivare una pellicola estremamente dura e curata.

Sfera - tratto da un romanzo di Michael Crichton - è un film che seppure abbia molti illustri richiami e predecessori da The Abyss a 2001 Odissea nello spazio, da Leviathan a Alien (quello vero), è - comunque - molto originale e fascinoso.

Sarà per la bellezza magnetica e sensuale di una Sharon Stone con un taglio di capelli che la rende sexy e credibile senza banalità, sarà per un Dustin Hoffman convincente e efficace, sarà per un carismatico Samuel L. Jackson, sarà per una regia dura e essenziale come quella di Barry Levinson, ma Sfera ci appare un film veramente completo e riuscito. Innanzitutto ci piace molto la storia di un gruppo di ignari scienziati che - mandato sul fondo dell'Oceano Pacifico per mettersi in contatto con l'equipaggio di una nave aliena affondata trecento anni fa, scopre che quella astronave proviene - in realtà - dal futuro.

Poi è assai divertente come la storia viene raccontata visto che il capo dell'operazione (Dustin Hoffman) è uno psicologo cui era stata commissionata dieci anni prima una relazione sul comportamento da tenere durante un incontro con gli extraterrestri e che l'aveva scritta solo per i soldi scopiazzando qua e là da Asimov e altri autori di SF.

Inoltre l'atmosfera claustrofobica e il contatto con questa misteriosa e inquietante Sfera che proviene dallo Spazio profondo, rendono tutto ancora più affascinante e interessante.

E' inutile dire che con la possibilità di azione ridotta al minimo - eppure i colpi di scena non mancano - il film si collega a quella fantascienza profondamente psicologica che è tanto difficile da realizzare, soprattutto perché non sembra incontrare i gusti del pubblico statunitense. Così, in un'atmosfera di tensione continua (altro che Alien 3 e 4) l'intreccio della storia si sviluppa spaventando a morte i protagonisti della storia - che vengono eliminati uno a uno - e gli spettatori incollati alla loro poltrona.

Gli unici dubbi che abbiamo riguardo questa produzione sono nei confronti del finale che non solo non rispetta il testo di Crichton, ma che sembra avere un colpo di coda demenziale, gettandosi nel più scontato possibile, con tanto di misterioso e banale addio della "maledetta Sfera" extraterrestre che materializza gli incubi di chi viene in contatto con essa.

Che la caduta di tono sia dovuta ai gusti del pubblico USA? Ne dubitiamo, perché se così fosse - come si può oggi scegliere tra sale con i film in lingua originale e cinema con i film doppiati - domani potremmo sperare di potere decidere se andare a vedere lo stesso film in sale dove abbia un finale commerciale oppure in altre dove viene proiettato con quello in stile puramente fantascientifico.

Un'altra riserva - inoltre - è nella banalizzazione tipicamente Crichtoniana dei sentimenti umani. Perché i pensieri fatti avverare dalla Sfera dovrebbero essere soltanto negativi? Perché questa completa sfiducia nell'essere umano? Perché le uniche pulsioni dell'uomo - almeno quelle percepite dalla Sfera - dovrebbero essere negative? Nel film la spiegazione non c'è e - a nostro avviso - non va certo cercata nella povera entità aliena, quanto - piuttosto - nella mente di Crichton che avulso da una fantascienza positiva come Star Trek ipotizza sempre o quasi contatti alieni disastrosi. Sarà per pessimismo oppure per riallacciarsi a un genere horror-thriller maggiormente redditizio?