Noi appassionati di fantascienza abbiamo sentito spesso parlare di "velocità curvatura", in Star Trek ma anche altrove. Si tratta di uno dei vari escamotage usati dagli scrittori di fantascienza per rendere possibile l'impossibile, cioè il viaggio a velocità maggiori di quella della luce. A differenza di altre soluzioni del genere però la curvatura, o warp in inglese, ha basi scientifiche anche solide, e scienziati veri che ci lavorano. Tra i nomi più noti c'è quello del messicano Miguel Alcubierre, uno Zefram Cochrane del mondo reale in un certo senso, che ha teorizzato il motore a curvatura. Col quale, appunto, curvando lo spazio davanti al veicolo, sarebbe possibile viaggiare a velocità maggiori di quella della luce.

La cosa è abbastanza seria da giustificare stanziamenti di fondi da parte della NASA, che se ufficialmente sul suo sito nel 2015 diceva che il motore a curvatura è solo un sogno, dall'altra ha pubblicato anche di recente documenti di studio approfonditi sul motore di Alcubierre.

Una fondazione privata, la Limitless Space Initiative, nella cui governance si contano parecchi ex-NASA (inclusi il presidente Brian Kelly, ex direttore di volo della NASA, e parecchi astronauti), sta dedicando molti sforzi al motore a curvatura, e in questi giorni il suo direttore scientifico, dr. Harold Sonny White (proveniente da Boeing, Lockeed-Martin e NASA), ha annunciato una notizia sorprendente.

Scoperta la prima bolla di curvatura

White ha annunciato che il suo team alla LSI è riuscito a creare, in effetti per caso, una vera bolla di curvatura (warp bubble). White ha specificato:

Per essere chiari, la nostra scoperta non è una cosa analoga a una bolla di curvatura. È una vera e reale, per quanto piccola e modesta, bolla di curvatura. È per questo che è così importante.

Nell'intervista rilasciata dopo la pubblicazione dello studio sull'European Physical Journal (rivista internazionale di riferimento e di elevata attendibilità) White ha detto:

La nostra analisi numerica dettagliata delle cavità Casimir ci hanno aiutato a identificare una nano/microstruttura reale e riproducibile artificialmente che può generare una densità di energia di vuoto negativa (negative vacuum energy density) che si manifesta con una reale bolla di curvatura su scala microscopica. Non una cosa analoga, ma vera e reale.

White dice che questo non significa che già domani si possa cominciare a costruire un motore a curvatura, manca ancora molta scienza da sviluppare prima di arrivarci. Ma, si lascia sfuggire, è un punto di partenza per arrivare a quel traguardo.

Insomma, se tra i vostri sogni c'è quello di viaggiare tra le stelle, qualche speranza di vederlo realizzato forse c'è.

Quanto è credibile?

Abbiamo chiesto al nostro “resident expert” di astrofisica Andrea ET Bernagozzi quanto fosse credibile l'annuncio di White.

White, oltre a studi più ordinari, aveva già presentato teorie estreme, che sono state smontate pezzo per pezzo: ma quelle, a mia conoscenza, non avevamo mai raggiunto la pubblicazione su una rivista con peer-review, bensì comunicazioni a congressi, rapporti tecnici etc. È chiaro che anche questo potrebbe rivelarsi una bolla che scoppia (no pun intended), ma è appunto per questo motivo che si pubblicano, ovvero si rendono pubblici, i lavori scientifici: perché altri li possano analizzare e capire se funzionano oppure no.

Secondo il divulgatore americano Ethan Siegel la rivista European Physical Journal già in passato avrebbe pubblicato, a fianco a lavori di qualità, studi più discutibili. Bernagozzi non condivide questo giudizio, sottolineando il fatto che il comitato editoriale è composto anche da esperti del CERN e della Società Italiana di Fisica, la SIF. Il che non garantisce ovviamente che White abbia ragione, ma semplicemente che il suo studio abbia basi abbastanza solide.

Vedremo gli sviluppi in futuro. Incrociando, molto poco scientificamente, le dita.