La cornice narrativa si amplia. Vengono posti i riflettori su nuovi particolari dell'universo creato da Scalzi, che diventa molto più chiaramente un nostro possibile futuro, visto che vengono citati persino film del nostro secolo.Anche in questo caso, come un nano sulle spalle dei giganti, Scalzi riempie il suo ampio universo narrativo di idee e citazioni da fantascienza classica a piene mani, da Brown a Dick, per arrivare a moderni autori come Scott Westerfeld e David Brin, senza trascurare Orson Scott Card, dato che i suo soldati clonati, sono emotivamente dei bambini guerrieri.Tutto dichiarato o quasi, tutto esplicito.

Sì i riferimenti non sono casuali, ma anche stavolta il lavoro di missaggio e composizione di varie suggestioni riesce a creare un'opera unica, che se completamente originale non è, tale appare, a suo modo nuova e piacevole da leggere e che fa desiderare di continuare la lettura al più presto, con le versioni italiane dei seguiti della saga.