Una delle prime cose su cui ha insistito Nicholas Cage riguardo Ghost Rider: Spirit of vengeance è che doveva essere molto diverso dal suo predecessore, anche se su un budget di centodieci milioni di dollari aveva portato a casa duecentotrenta milioni (magari non un mostro di successo, ma sempre meglio del fiasco di Scott Pilgrim, costo sessanta milioni, incasso quarantasette). Talmente diverso infatti, che doveva avere anche nuovi origini. Una nuova nascita per Ghost Rider insomma.

Perciò, quanto sarà diverso il nuovo film da quello del 2007 e dal fumetto?

A sentire i due registi Mark Neveldine e Brian Taylor (Crank 1 e 2), sarà molto molto diverso, perché per loro il fumetto non aveva né capo né coda.

A precisare il loro punto di vista ci ha pensato Brian Taylor al sito Movieline: "Di base abbiamo dovuto lavorare su una nuova visione del personaggio e creare un nuovo ingranaggio per le sue origini. La mitologia alle spalle del personaggio nel fumetto non aveva molto senso per noi, per cui abbiamo dovuto ricostruire l'intera storia di fondo facendola diventare qualcosa di nuovo".

neveldine & taylor
neveldine & taylor
Ma come si pone il loro film rispetto al precedente? "Non intendiamo disonorare l'altro film. Vediamo il nostro progetto come una evoluzione. La storia inizia alcuni anni dopo ed è come se il nostro Ghost Rider si evolvesse rispetto a come era prima. E in ogni caso, nel primo film non andavano molto a fondo nella mitologia del fumetto. Ad esempio, non dicono chi fosse il demone che prende possesso di Johnny Blaze, noi invece ci siamo inoltrati nella sua storia, chi è, qual'è la sua storia, cosa rende Ghost Rider ciò che è."

E com'è girare un film con Nicholas Cage? "Considera questo: girare scene d'azione, auto che si schiantano è noioso: girare con Nic è una scarica d'adrenalina."

E così mentre i due regista già pensano a Crank 3D e a un film in 3D interamente girato con due iPhone attaccati insieme, aspettiamo il loro punto di vista su Ghost Rider, anche questo in 3D, il 17 febbraio 2012.