Dopo essersi goduto il successo della sua pellicola d'esordio, Moon, il figlio d'arte Duncan Jones (primogenito di David Bowie) si è rimesso dietro la macchina da presa per realizzare il suo nuovo progetto. Manco a dirlo un film di fantascienza che cerca di andare oltre gli effetti speciali per dire qualcosa. Il titolo è Source Code, e già da tempo stimola la curiosità dei critici e degli appassionati. Ora è stata divulgata in rete una prima immagine tratta dal film, che in questo momento è in fase di post-produzione, e che qui vi mostriamo.
Il protagonista del film, Colter, si sveglia su un treno in corsa senza sapere cosa ci fa lì e come c'è arrivato. Si rende conto che sta per accadere qualcosa di terribile e che forse potrà evitarlo, ma la verità è un'altra. Colter infatti è un soldato americano reclutato per un programma governativo sperimentale di lotta al terrorismo; attraverso un sofisticato procedimento la coscienza di Colter viene trasferita nel corpo della vittima di un attentato, facendogli rivivere l'esperienza più e più volte fino a scoprire i responsabili.
La storia, accattivante, mette in luce quali potrebbero essere i temi principali, come il rapporto con la realtà e la possibilità dei singoli di influire sugli eventi. In quest'occasione Jones si è avvalso per la sceneggiatura della collaborazione di Ben Ripley, già autore degli script di Species III e Species IV - Il risveglio. Davanti alla macchina da presa un nugolo di buoni attori tra cui spicca Jake Gyllenhaal (Donnie Darko, L'alba del giorno dopo, Prince of Persia: Le sabbie del tempo). Tra gli altri interpreti troviamo Michelle Monaghan (Mission: Impossible III), Vera Farmiga e Jeffrey Wright (Lady in the water, Invasion).
Il fotogramma è stato pubblicato dalla rivista Empire, che lo ha poi divulgato in rete. Non è particolarmente spettacolare, anzi, ma potrebbe suggerire qualcosa riguardo l'atmosfera del film. Interessanti sono le dichiarazioni di Duncan contenute nella stessa rivista, secondo cui sarebbe stato proprio Gyllenhaal a spingere il regista verso una storia che unisce anche l'azione alla riflessione. Molto importante poi è stata la collaborazione al film di Paul Hirsch, montatore veterano di molte pellicole fantascientifiche (tra le tante: Guerre Stellari, L'impero colpisce ancora, Mission to Mars). Il film è previsto in uscita negli USA il prossimo marzo.
2 commenti
Aggiungi un commentoMoon è stata una vera e propria sorpresa, uno di quei film che, come Sunshine ad esempio, passano quasi inosservati al cinema e non si godono l'attenzione che si meriterebbero (altro che Chiavatar). Sono molto incuriosito da questo nuovo film e, se il regista non cerca di fare il fenomeno ma si mantiene sugli standard di Moonm potrebbe uscirne qualcosa di molto interessante.
L'idea mi sembra molto interessante, anche se quella di Moon mi intrigava di più. Spero comunque che Duncan Jones confermi il suo "tocco". Jake Gyllenhall poi mi sembra un'ottima scelta come attore, anche se quel "sarebbe stato proprio Gyllenhaal a spingere il regista verso una storia che unisce anche l'azione alla riflessione" m'inquieta un po': non è che si rischia di virare troppo verso la spettacolarità alla "Le sabbie del tempo"?
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