Il viaggio di Duncan Jones comincia dalla Luna, con il piccolo ma intenso Moon, che con un budget di soli cinque milioni di dollari raccontava la storia di un astronauta (Sam Rockwell) nelle fasi finali della sua missione sulla Luna, in cui farà scoperte che gli cambieranno la vita. Subito dopo arriva Source Code che con 32 milioni di dollari raccontava di attentato che si ripete all'infinito con un Jake Gyllenhall in corsa contro il tempo per tentare di cambiare gli eventi.
Un salita costante verso l'olimpo dei blockbuster per il 42enne regista inglese dalle origini "nobili" (il padre è David Bowie), il cui prossimo gradino è anche il più difficile e ambizioso: portare al cinema il famosissimo mondo persistente online di Warcraft, un progetto che porta con sé mille domande, vista l'ampiezza del mondo stesso e la moltitudine di trame che lo hanno caratterizzato nel corso degli anni.
Mute, arriva il “sidequel” di Moon
Dalla Luna a Berlino il passo non è proprio breve eppure un collegamento esiste e il regista di Moon, Source...
Leo Lorusso, 6/11/2015
Al via Source Code 2
Il film del 2011 firmato Duncan Jones avrà ufficialmente un seguito, scritto dallo stesso autore, ma con un regista...
Maurizio Del Santo, 9/12/2014
Source Code diventerà un telefilm
Il produttore Mark Gordon e il network americano ABC stanno pensando a un serial ispirato al secondo film di Duncan...
Maurizio Del Santo, 20/09/2011
7 commenti
Aggiungi un commentoThe rise and fall of Duncan Jones...
Ricordo con piacere i vecchi Warcraft a cui ho giocato. Quante ore passate al PC... poi con l'avvento on line l'ho abbandonato.
Da amante del LOTR aspetto con ansia questo progetto sperando che sia ben fatto (arrivare ai livelli di Peter Jackson non credo), ad essere sinceri come ambientazione avrei comunque di gran lunga preferito Warhammer.
Di positivo ci trovo che non è un prequel/sequel/remake/rifatt/riprop/reimagin........
Posso solo dire vaffanculo al trailer, che l'ha fatto sembrare un film di merda con i pupazzoni poco credibili.
L'ho visto e mi è piaciuto un sacco ritrovarmi di nuovo catapultato nelle trame di Azeroth.
Gli orchi sono credibili, e non danno l'idea di essere dei pupazzoni gommosi come nel trailer.
Adoro la complessità delle trame di Warcraft, dove nessun personaggio è protagonista, se non per poco; dove ogni personaggio vive, plasma il mondo e muore per lasciare poi posto a quello successivo.
Un racconto che non ha un "e vissero felici e contenti", perchè non racconta la storia di qualcuno, ma bensì di un intero mondo.
Questo film è solo un preludio alle storie che ho vissuto giocando al videogioco.
Al contrario di molti film non vedo l'ora di vedere quali vicende mostreranno nei seguiti.
Tratto da una famosa serie di videogiochi (bei videogiochi, tra l’altro), parla delle guerre tra orchi e umani, anche se non mancano nani, elfi e compagnia bella. Credevo un po’ meglio, comunque è guardabile e una sufficienza la do. Come da titolo, il film non è autoconclusivo ma è l’inizio, semmai dovessero farne un seguito. E’ fatto molto bene, gli orchi funzionano e anche le magie; la storia è banale con qualche piccolo colpo di scena sparso qua e là.
I costi sono stati stratosferici (i videogame sono celeberrimi in tutto il mondo, hanno fatto una bella scommessa, gli effetti speciali sono buoni, mentre il casting ha volato basso, lasciando stare le star), hanno preso pure un regista in gamba ed emergente come Duncan Jones, la risposta del botteghino è stata strana: catastrofe in USA, mentre trionfo all’estero, pertanto i produttori sono perplessi se continuare su questa strada, che è molto a rischio. Al pubblico è piaciuto abbastanza, meno alla critica.
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